venerdì 23 febbraio 2018

Il Gufo Giallo (115)


Il gufo giallo
recensioni di romanzi gialli
Giudizio n. 114


Il morso della reclusa
  di  Fred Vargas 
Einaudi



Il commissario J.B. Adamsberg torna a spalare nuvole a Parigi, in Provenza e nei dintorni di Lourdes.

Adamsberg "è costretto" a tornare dall'Islanda (ci si è attardato e lì, ormai, lo chiamano semplicemente "Berg"), dov'era in vacanza! Singolare inizio! Si vede che, nonostante tutto (pericoli mortali) il posto gli era garbato!



Credo che Fred Vargas, chiamata in Francia "la regina del giallo" (ah, la Grandeur!!) abbia voluto ripartire da qui per scusarsi del precedente romanzo non troppo riuscito, un infortunio quasi. In effetti Adamsberg poteva essere in vacanza a Viareggio e  l'inizio avrebbe funzionato bene lo stesso, visto che poi i riferimenti sono rari e inessenziali! 
"Seduto su uno scoglio del molo, al porto, Adamberg guardava i marinai di Grimsey..."
Questo l'incipit: sostituire Grimsey con Viareggio sarebbe facile.

Il titolo è volutamente bifronte, ma lo scoprirete leggendo. Ah, vi avverto, la "reclusa" del titolo potrebbe essere un piccolo ragno molto velenoso (ragno violino), talvolta, nelle regioni e nelle stagioni calde, mortale. Raro, ma schivo, presente in Italia, dove, sappiatelo, ha già ucciso! 

Ma potrebbe anche essere altro...  non dimentichiamoci che Fred Vargas non è esperta di irredentismo trentino (nè brasilero, non date retta al gossip!), ma di biologia medievale, malattie, morbi, usi e costumi!
Un grande ritorno, una Vargas al 100%. Trama avvincente, fantasiosa, documentata e articolata: false piste, colpi di scena, tradimenti, conferme... ma le sue convergenze parallele, come sempre, ci conducono alla soluzione.
Tutti i personaggi, per primo  Danglard, risplendono di luce propria. L'autrice ci tiene a sancire il suo "grande" ritorno con un aggancio forte anche agli Evangelisti. Uno di loro da un aiuto determinante ad Adamsberg che, per risolvere il difficile caso, è costretto a scavare nel suo passato.
Non entro di più sulla trama, l'ho sfiorata, ma non di striscio. Di più non posso avvicinarmi: i ragni mi fanno un po' paura! Ho trovato il romanzo molto ben costruito e appassionante: mi sono divertito. Ho approfondito la conoscenza con il "coro" di Adamsberg (metodo d'indagine: il metodo del coro) e ogni volta mi sono beato di questa squadra Anticrimine. Non siatene sorpresi,  ricordate che amo la Vargas e la sua scrittura. E' così brava nel narrare che i suoi difetti diventano pregi. I suoi gialli sono fiabe, come sempre c'è l'orco, la strega e il mistero dell'incognito. Fiabe narrate con maestria e grande competenza dei contorni tecnici e storici. Quando la realtà riprende corpo, la fiaba si fa cronaca.
Bentornata Fred!


Voto ****/5

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