Il gufo giallo
recensioni di romanzi gialli
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Giudizio n. 114
Adamsberg "è costretto" a tornare dall'Islanda (ci si è attardato e lì, ormai, lo chiamano semplicemente "Berg"), dov'era in vacanza! Singolare inizio! Si vede che, nonostante tutto (pericoli mortali) il posto gli era garbato!
Il morso della reclusa
di Fred Vargas
Einaudi
Il
commissario J.B. Adamsberg torna a spalare nuvole a Parigi, in Provenza e
nei dintorni di Lourdes.
Adamsberg "è costretto" a tornare dall'Islanda (ci si è attardato e lì, ormai, lo chiamano semplicemente "Berg"), dov'era in vacanza! Singolare inizio! Si vede che, nonostante tutto (pericoli mortali) il posto gli era garbato!
Credo che Fred Vargas, chiamata in Francia
"la regina del giallo" (ah, la Grandeur!!) abbia voluto ripartire da
qui per scusarsi del precedente romanzo non troppo riuscito, un infortunio
quasi. In effetti Adamsberg poteva essere in vacanza a Viareggio e
l'inizio avrebbe funzionato bene lo stesso, visto che poi i riferimenti sono
rari e inessenziali!
"Seduto
su uno scoglio del molo, al porto, Adamberg guardava i marinai di
Grimsey..."
Questo l'incipit: sostituire Grimsey con Viareggio sarebbe facile.
Questo l'incipit: sostituire Grimsey con Viareggio sarebbe facile.
Il titolo è volutamente bifronte, ma lo scoprirete leggendo. Ah, vi avverto,
la "reclusa" del titolo potrebbe essere un piccolo ragno molto
velenoso (ragno violino), talvolta, nelle regioni e nelle stagioni calde, mortale. Raro, ma schivo, presente in Italia, dove, sappiatelo, ha già
ucciso!
Ma potrebbe anche essere altro... non
dimentichiamoci che Fred Vargas non è esperta di irredentismo trentino (nè
brasilero, non date retta al gossip!), ma di biologia medievale, malattie,
morbi, usi e costumi!
Un grande ritorno, una Vargas al 100%. Trama
avvincente, fantasiosa, documentata e articolata: false piste, colpi di scena, tradimenti,
conferme... ma le sue convergenze parallele, come sempre, ci conducono alla soluzione.
Tutti i personaggi, per primo Danglard, risplendono di luce propria. L'autrice
ci tiene a sancire il suo "grande" ritorno con un aggancio forte anche
agli Evangelisti. Uno di loro da un aiuto determinante ad Adamsberg che, per risolvere
il difficile caso, è costretto a scavare nel suo passato.
Non entro di più sulla trama, l'ho sfiorata, ma non di
striscio. Di più non posso avvicinarmi: i ragni mi fanno un po' paura! Ho trovato
il romanzo molto ben costruito e appassionante: mi sono divertito. Ho approfondito
la conoscenza con il "coro" di Adamsberg (metodo d'indagine: il metodo
del coro) e ogni volta mi sono beato di questa squadra Anticrimine. Non siatene
sorpresi, ricordate che amo la Vargas e la
sua scrittura. E' così brava nel narrare che i suoi difetti diventano pregi. I suoi
gialli sono fiabe, come sempre c'è l'orco, la strega e il mistero dell'incognito.
Fiabe narrate con maestria e grande competenza dei contorni tecnici e storici. Quando
la realtà riprende corpo, la fiaba si fa cronaca.
Bentornata Fred!
Voto ****/5
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