Indagini seriali in TV
Serie gialle, noir e thriller della TV
(1-13)
1-13 Omicidi
tra i fiordi
Premetto, a scanso di equivoci, che Wallander a parte (ma con qualche riserva
sul suo pessimismo tv, nei romanzi risalta meno) detesto i gialli cosiddetti "nordici",
come detesto (ho studiato a Pisa dove di baccalà alla livornese se ne intendono)
i bastoncini Findus!
A la Effe invece, prima di vendersi a Sky, "piaceva freddo", non il
jazz, il giallo! Ci ha offerto Wallander (vabbe', sai che sforzo!), e poi anche
altro: Omicidi tra i fiordi.
La serie, ispirata ai romanzi di Camilla
Läckberg (pessima scrittrice, pessime idee, pessime trame e pessima la
traduzione), è ambientata nel piccolo paese di Fjällbacka (dove l’autrice è
nata) ed ha come protagonisti la scrittrice Erica Falck e l’ispettore
Patrik Hedstrom. Nel 2014, la fiction è stata trasmessa
anche in Italia sul canale televisivo la Effe (sempre a caccia di ciofeche
a buon mercato), con Claudia Galli Concha e Patrik Hedström nel ruolo dei
protagonisti. poi visto che era sufficientemente buonista è passata alla rete
vaticana TV2000.
Trama quanto mai originale. C’è un paesino di
pescatori (812 anime! ... e io che temevo per Bertuccio a Montevarchi: nel
Rinascimento 2500 abitanti...) sulla costa atlantica svedese (meno male, se no
sarebbe La signora in giallo!), un
posto dove il tempo sembra essersi fermato (strano in un villaggio di pescatori
tra i ghiacci!), ma cosa si nasconde sotto la tranquilla superficie del
paesaggio quasi fiabesco di Fjällbacka? Già, cosa si nasconde? Una pessima
trama e una pessima scrittura e la fiction TV, visto la pedissequa
sceneggiatura, non è meglio.
La serie tv Omicidi tra i fiordi, mantenendo fede
agli ingarbugliati intrecci creati dalla Lackberg nei suoi romanzi, ripercorre
le vicende della scrittrice Erica Falck e del marito, l’ispettore di polizia
Patrik Hedstrӧm.
Riproduce, con rarefatta fotografia, le atmosfere
raccontate sulla pagina, sempre in bilico tra l’incanto del paesaggio, cimiteri
deserti, l’inquietudine delle psicologie complesse dei personaggi, il dover
badare alla figlioletta e ai due gemellini (ma anche Adrien Danglard ha due
gemelli... "già!", disse J,B. Adamsberg spalando una nuvola...!) e
l'incomprensibile trama sorretta dalle poche luci e dalle molte ombre
climatiche.
L’appuntamento non è con la grande letteratura, ma con
il basso livello del tanto conclamato (peccati gravi del marketing e dei critici
prezzolati!) genere nordico: i gialli
di Camilla Läckberg, poi, sono sofficini di merluzzo congelati. Destinati a
essere dimenticati dopo averli saltati in padella. Sono talmente inoffensivi che
il Vaticano ha deciso che nord è mejo che sud!
Voto **/5 (buonista con qualche remora!)
Nessun commento:
Posta un commento