Il gufo giallo
recensioni di romanzi gialli
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Giudizio n. 125
Il cuoco dell'Alcyon
Andrea Camilleri
Sellerio
Il mio nome è Montalbano, Salvo Montalbano
Fa
tristezza recensire quest'ultimo romanzo mentre il Maestro è in ospedale
gravato dagli anni e dagli acciacchi. Ma non mi devo intenerire troppo. L'onestà
intellettuale è doverosa quando sia ha a che fare con un Grande Maestro.
Dico
subito che la parte centrale del romanzo è veramente gustosa e la
riabilitazione letteraria del Questore Bonetti Alberighi un colpo di scena godibilissimo e davvero
inatteso, un colpo da maestro.
In
questo romanzo, fin dall'incipit, tutto appare indecidibile, sogno o realtà? vero o falso?
maschera o volto? farsa o tragedia? allucinazione o organizzata teatralità? Innumerevoli
le mosse e le contromosse beffarde, in questo romanzo d'avventura che impone al
lettore, tallonato dal dubbio e portato per mano dentro la luce fosca e i desolati romiti
stretti e bui dell’orrore. L'autore ci propone lettura lenta del ritmo accanito
dell’azione. Tutti si impegnano a far teatro, nel romanzo: che si apre
drammaticamente con i licenziamenti degli impiegati e degli operai di una
fabbrica di scafi gestita da un padroncino vizioso e senza ritegno, detto
Giogiò; e con il suicidio, nello squallore di un capannone, di un padre di
famiglia disperato. Da qui partono e si inanellano le trame macchinose e la
madornalità di una vicenda che comprende, per «stazioni», lo smantellamento del
commissariato di Vigàta, la solitudine scontrosa e iraconda del sopraffatto
Montalbano, lo sgomento di Augello e di Fazio (e persino dello sgangherato
Catarella)…
Fin
qui tutto bene, ma la parte finale è poco credibile (Salvo non è 007!) e
purtroppo fa perdere tensione e ritmo a quella sequenza di accadimenti che
prima ci avevano fascinato. Sorge allora una domanda: perché? La spiegazione ce
la dà Mastro Andrea in una breve postfazione, ma non andate a leggerla.
Ovviamente
la narrazione è godibile, il ritmo del periodo incalzante e i personaggi,
almeno fino a quaranta pagine dalla fine, credibili e simpatici, come sempre, ma Mastro Andrea, ahimè, è meno cattivo del solito...
Spero
vivamente che non sia l'ultimo Montalbano, in bocca al lupo Maestro!
Voto
***1/2/5
Fin qui tutto bene, ma la parte finale è poco credibile (Salvo non è 007!) e purtroppo fa perdere tensione e ritmo a quella sequenza di accadimenti che prima ci avevano fascinato. Sorge allora una domanda: perché? La spiegazione ce la dà Mastro Andrea in una breve postfazione, ma non andate a leggerla.
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