lunedì 13 gennaio 2020

Librialcinema (VIII)


Romanzi gialli al cinema 

influenze della letteratura
sui film gialli e noir 


Parte VIII

Cornell Woolrich (New York 1903 - New York 1968)  nome completo Cornell George Hopley-Woolrich, è noto anche con gli pseudonimi William Irish e George Hopley. Era prolifico, fin troppo, e amava confondere le idee ai lettori e agli editori.








Dai suoi lavori sono stati tratti una ventina di film, alcuni sono capolavori del cinema.

Cominciamo con La donna fantasma (Phantom Lady): è un romanzo del 1942, il primo firmato con lo pseudonimo William Irish.

Da questo romanzo è stato tratto nel 1944  l'omonimo film Phantom Lady  diretto da Robert Siodmak.








Un accenno di trama

New York, anni '40. L'ingegnere Scott Henderson discute con la moglie il giorno del loro anniversario, e per calmarsi va in un bar: qui incontra una misteriosa donna, di cui non sa neanche il nome. I due trascorrono la serata a teatro, ma quando Henderson torna a casa, trova la polizia alla porta e la moglie morta strangolata. I sospetti della polizia si indirizzano su di lui. Non riuscendo a rintracciare la donna misteriosa, Scott non riesce a fornire un alibi convincente.







Una grande prova di regia. Un noir che mostra (e dimostra) il rapporto allucinato del protagonista (lo spettatore s'immedesima subito) con una realtà priva di certezze dove ogni tentativo di ottenere una conferma delle proprie percezioni viene frustrato.






Scene di solitudine esistenziale, con chiaroscuri e luci radenti, in bar semideserti. Tutte ispirate dal pittore Edward Hopper.



Una donna morta, forse dalla doppia vita e una donna fantasma, che forse non esiste. parlare di doppio tra personaggio di carta e personaggio del film è qui inutile. Conta più l'atmosfera metropolitana. Ma quelle due  donne vengono da lontano, da altre figure femminili. la suspense nasce dalla memoria dello spettatore: ricorda  figure inquietanti, ambigue e quasi sempre malsane. Doppie e diaboliche: donne di malaffare che sono riuscite a "piazzarsi".   La Dark Lady non ha ancor identità, è un fantasma, ma presto sarà un punto di riferimento per il noir.   Ricordiamo Barbara Stanwyck (ne La fiamma del peccato, di cui abbiamo parlato) il modello assoluto. Anche gli investigatori (sia privati che poliziotti) sono spesso border line: potenziali delinquenti (a volte guardati con sospetto dalla polizia) che si sono schierati dalla parte della legge. Ma poi ci sono, è un'evoluzione, le persone sole. Maschi o femmine che siano.



La donna fantasma rappresenta l'archetipo di desolate solitudini, alterna   sfrenate danze con improvvisate compagnie a soste in bar desolati. Pieni convulsi e vuoti assoluti nel chiaroscuro metropolitano.










Su alcune scene di solitudine, come ho detto, si nota l'influenza del pittore Edward Hopper.






Hopper amava andare al cinema e prediligeva i film (poi chiamati) noir. Sicuramente ha avuto rapporti con Alfred Hitchcook. e' certo che amava andare al cinema a gustarsi film gialli.



 Cornell Woolrich (questa volta si firma così), l'anno dopo torna  col romanzo (1943) The Black Angel.




Segue il film nel 1946. Semplice e classica la trama: un musicista ubriacone aiuta la moglie di un condannato a morte per omicidio a scoprire il vero assassino. Due solitudini si alleano per aiutare una Terza solitudine: il carcerato.






Film nato con budget di serie B, supera il limite finanziario: è molto immaginativo, ha ritmo e crea avvolgenti atmosfere. Ci sono anche belle canzoni. 

Inaspettatamente il la pellicola, anche grazie al sempre grandissimo Peter Lorre, ottiene un grande successo. Lorre aveva accettato perché quasi disoccupato. Motivi alimentari disse, ma un professionista come lui dava sempre il meglio!






Visto che il pubblico faceva la fila in strada, la pellicola e il suo marketing vennero subito rieditati e rivisitati. Nuova locandina e grafica più accattivante.





Anche il libro cercò di sfruttare la fama conquistata dal film. si notino le somiglianze!

Con Cornell Woolrich siamo solo a metà strada. I titoli più importanti (firmati da grandissimi autori) li esamineremo nella prossima puntata.

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