venerdì 12 maggio 2023

Nuovo Dizionoirio (XLVII)


Dall'A alla Z

miscellanea estemporanea e semiseria sul genere giallo/noir

ovvero il mio Dizionoirio

XLVII

U

 

Un po’ più in là sulla destra

 

Tre storici, accademici di secondo profilo e in difficoltà economiche, aiutano uno sbirro ormai in disarmo. Tornano gli stralunati protagonisti di "Io sono il Tenebroso" e "Chi è morto alzi la mano". Parlo della serie dei tre evangelisti, molto amata da me, meno dalla Vargas. 

Mentre è in appostamento su una panchina Louis Kehlweiler, detto “il Tedesco”, trova per terra un frammento di osso umano. Una traccia perduta dentro la città. All'apparenza ormai definitivamente. Eppure Kehlweiler la segue, con i suoi due aiutanti, Marc e Mathias, due degli evangelisti. La segue con tenacia,  ostinazione e ossessione fino ad arrivare in un piccolo villaggio della Bretagna. Qui trova un collezionista di macchine per scrivere, fanatico di qualsiasi meccanismo ben oliato, un sindaco pavido e untuoso che non vuole problemi, un losco individuo ferocemente razzista, pronto a tutto pur di diventare sindaco lui. Con  tanta pazienza e la fredda razionalità che gli è propria risolve il caso.

Un bel giallo della serie che io preferisco.

Un luogo incerto

 

Secondo i dettami delle scuole di scrittura creativa gialla: “L’incipit deve interessa, o stupire!". Qui si esagera!

J.B. Adamsberg (Lo spalatore di nuvole), con l’aiuto dell'impagabile Danglard, si trova, un po' annoiato, in Inghilterra per una riunione della Grande Europa poliziesca: si tratta nientemeno che di "armonizzare i flussi migratori" con i colleghi di ventitré Paesi. Ma dove c'è Adamsberg tutto può accadere. E il ritrovamento delle diciassette scarpe - o come dice il preciso Danglard, "diciassette piedi, otto paia e un piede singolo" - spinge il nostro spalatore di nuvole  a percorrere un'altra Europa: quella dove dopo quasi trecento anni la stirpe di Dracula non ha smesso di infestare il mondo. Tra Londra, i dintorni dell'Hauts-de-Seine e la Serbia, attraverso il "nero tunnel" che conduce alla tomba di Peter Plogojowitz, riesumato nel 1725 col sospetto di essere un vampiro, l'indagine poliziesca si intreccia fino a diventare una matassa che neanche l’autrice riesce a dipanare del tutto.

 

Uomini che odiano le donne


Il passato torna sempre ed è implacabile!”. E’ uno dei temi ed anche stilema del noir. Qui il ritorno è estremizzato.

Sono passati molti anni da quando Harriet, nipote prediletta del potente industriale Henrik Vanger, è scomparsa nel nulla: nessuna traccia di lei. Da allora, ogni anno, implacabile, l'invio di un dono anonimo riapre la vicenda: un rito che si ripete puntuale e risveglia l'inquietudine di un enigma mai risolto. Ormai molto vecchio, Henrik Vanger decide di tentare per l'ultima volta di fare luce sul mistero che ha segnato tutta la sua vita. L'incarico di cercare la verità è affidato a Mikael Blomkvist: quarantenne di gran fascino, Blomkvist è il giornalista di successo che guida la rivista Millennium, specializzata in reportage di denuncia sulla corruzione e gli affari loschi del mondo imprenditoriale. Sulle coste del Mar Baltico, con l'aiuto di Lisbeth Salander, giovane e abilissima hacker, si conduce un’inchiesta attraverso molte ombre e misteri che passo dopo passo ritrova i pezzi del puzzle…… purtroppo alla fine i pezzi sono riattaccati col mastice e l’insieme non convince.

L’uomo che sapeva troppo

Un classico di Alfred Hitchcock (1956). L’ha girato due volte, in questa seconda versione, oltre al Grande James,  c’è pure la “Fidanzata d’America”, Doris Day, che canta una canzone poi diventata famosa (Que sera, sera…) per ritrovare il figlio rapito da loschi figuri! Deliziosa suspense.

 

(Parte XLVII - segue)

(Ritorna alla Parte XLVI)

 

 

 
 

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