recensioni di romanzi gialli
Giudizio n. 142
Fred Vargas
Einaudi
Il primo amore non si scorda mai, ma che delusione!
Ricompare dopo anni J.B. Adamsberg e pur esserdo prossimo (tenuto conto del tempo reale, non quello letterario) alla pensione si da al giallo d'azione! Anche alla proceduralità poliziesca. Irriconoscibile, lui e la sua autrice. Dopo "Il morso della reclusa" (ottimo) non me l'aspettavo!
Il romanzo è lungo 464 pagine, ... cento di meno avrebbero giovato. Abbandonate le trame di fantasia storica, si accavallano chiacchiere inutili (sono rozzi tentativi di depistaggio del lettore, chiamarli dialoghi sarebbe troppo!), ipotesi su ipotesi fino a una soluzione raffazzonata (da un telefilm serie B USA degli anni '60, se ben ricordo).
Ho resistito indomito, ma è stata dura, già a pagina 76 avrei voluto mollare, ma come si fa a fare uno sgarbo alla Vargas e a Adamsberg?
Da notare che anche il marketing della Einaudi non ci ha capito un tubo, anzi un dolmen! Si vede che non hanno letto Asterix (o meglio Obelix grande esperto di mehnir!)! Si confonde anche la Bretagna con la Normandia! Possibile?
In sintesi; da evitare!
Voto: O (non è zero, ma pallino bianco: humana pietas dovuta ad affetto!)
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