recensioni di romanzi gialli
Giudizio n. 145
Le lupe
Boileau-Narcejac
Adelphi
L'uomo che visse due volte
Dagli autori che ispirarono il capolavoro di Alfred Hitchcock (Vertigo: La donna che visse due volte) un romanzo ricco di suspense e scritto in modo eccelso.
Un incipit di trama: Lione 1941, nella Francia occupata. Bernard e Gervaise, evasi da un campo di prigionieri militari, sono legati da un’amicizia condivisa che a volte
Bernard, però, riesce a trasformare in un legame asfissiante.
Nell’apertura del romanzo incontriamo questi due personaggi mentre fuggono, su un vagone
ferroviario, dal campo di concentramento in cui erano reclusi. L’epoca è
quella della seconda guerra mondiale, la direzione è Lione. Il chiodo
fisso di Bernard è Hèléne, sua "madrina di guerra", che lui conosce
attraverso una foto sbiadita. Lei, invece, non sa quale sia il volto di
lui. Per questo Bernard, moribondo dopo essere stato travolto da un
treno, può esortare Gervaise a prendere i suoi documenti per presentarsi
a Hèléne con la sua identità.
E così Gervaise giunge nell’elegante e spazioso appartamento di Hèléne e
della sorella di questa, Agnès, dichiarando di essere Bernard e
avvertendo quasi subito la nascosta energia interiore di Hèlén... è solo l'inizio di un incubo!
L'ho scoperto per caso ed è stata una piacevole sorpresa leggerlo, ma soprattutto risalire al film Vertigo. Ma torniamo al libro: magistrale la crescita delle tensione, da musica classica. Perfetta l'introspezione dei personaggi. Mi ha affascinato e avvinghiato nelle sue spire fin dalla prima pagina. Ve lo consiglio senza dire altro: lo spoiler, in questi casi, sarebbe un delitto!
Voto ****/5
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