venerdì 27 settembre 2024

Sodalizi (II)


  Coppia "a prescidere"
 
Quando una spalla ne vale due!



Mario Castellani, l'amico di Totò 

Mario Castellani   fu l'apprezzata spalla in tutti i migliori spettacoli di Totò, apparendo accanto a lui non soltanto in teatro ma anche in quasi tutti i film interpretati dal comico napoletano proprio per volere dello stesso Principe De Curtis.

Figlio d'arte, d'alta statura e fisionomia aristocratica  si diplomò all'istituto tecnico e si dedicò quindi alla recitazione esordendo come "brillante" d'operetta nella compagnia teatrale dello zio Attilio Pietromarchi; il passo verso il teatro di rivista fu breve .

Nel 1928 fu uno dei principali interpreti di Madama Follia e di Mille e una donna accanto a Totò e Isa Bluette, ma diventò ufficialmente la spalla di Totò dai primi anni quaranta ottenendo un successo personale in Quando meno te lo aspetti di Galdieri in cui recitava anche Anna Magnani. Venne riconfermato per la stagione successiva per uno dei più grandi successi di rivista di quel periodo, Volumineide, sempre di Galdieri e con i medesimi attori. Nel 1944 fu ancora con gli stessi attori e autore in Che ti sei messo in testa? e fu uno dei primi attori a festeggiare la liberazione di Roma e a prendere di mira attraverso la satira il caduto regime, sempre con Totò e la Magnani, in Con un palmo di naso. Nel dopoguerra continuò ad affiancare Totò in teatro, soprattutto nella celebre rivista galdieriana C'era una volta il mondo (1947), con soubrette come Elena Giusti, Isa Barzizza e Gilda Marino.

Ma è il cinema che lo vide quasi sempre accanto a Totò. A partire dal 1945, e fino alla morte del comico napoletano, Castellani sarà la perfetta spalla di Totò in una numerosa serie di pellicole: con il suo garbato spirito brillante e la sua pronta reattività, sostenne gli spiritosi e improvvisati dialoghi. Tra i tanti film: Fifa e arena (1948) di Mario Mattoli;


 Totò cerca moglie (1950),

 


 Le sei mogli di Barbablù (1950), entrambi di Carlo Ludovico Bragaglia; Totò a colori (1952) di Steno (dove Totò e Castellani ripropongono il celebre sketch teatrale del vagone letto); Il più comico spettacolo del mondo (1953) di Mario Mattoli; Chi si ferma è perduto (1960) di Sergio Corbucci; Totò contro i quattro (1963) di Steno, nel quale fu anche direttore dei dialoghi. E tanti altri...

 

Giusto per precisare: "Spalla" è un termine gergale del mondo dello spettacolo, in particolare di quello del teatro di varietà, che definisce un attore, spesso con funzioni di coprotagonista, che accompagna e porge le battute al personaggio principale, dando così colore e rilievo alla scena rappresentata.

 

 

 

 

 

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