Strumenti d'ansia
Oggetti
comuni, quotidiani, anche utili, a volte, ... se guardati da
un'angolazione particolare o illuminati di traverso ci mettono in
ansia... se non funzionano come dovrebbero ci trasmettono tensione.
Parte (VI)
Casa
dolce casa
Alfred
Hitchcock amava terrorizzare gli spettatori usando una casa. La tana che si
trasforma in trappola. Il nido che diventa uno strumento d'angoscia. Questo il
suo gioco perverso!
Indubbiamente
la casa avita, diventata desolato motel, di Norman Bates è quella più famosa:
l'amava quasi quanto la madre! Lui era la madre, la madre era la casa, la casa era lui... Roba da Psycho!
La
casa può nascondere scheletri, non solo negli armadi; nella cantina, nel
sottoscala o in soffitta: entrano allora in gioco le scale, di cui abbiamo già
trattato.
Un'altra
casa famosa è quella di Sleep, my Love di Douglas Sirk, dove
il bieco Don Ameche cerca di far fuori la moglie facendole prima credere di
essere matta e poi spingendola al suicidio con un volo d'angelo dal secondo
piano. La casa oltre alle scale ha anche un ampio balcone prospiciente la
strada! ma sono le scale alla fine a giocare un ruolo determinante.
Per
me la "casa delle case" angoscianti è quella di Gaslight (Angoscia), di
George Cukor. Un palazzo vittoriano neoclassico immerso nelle nebbie di Londra.
Nasconde un segreto terribile e prezioso. L'affannosa ricerca condotta dal
marito di Ingrid Bergman, un satanico Charles Boyer, viene tradita solo dalle
luci a gas, che, maledette, si smorzano quando lui va a rovistare in soffitta.
lei se ne accorge e "sente" anche dei rumori, ma lui, con un sadico gioco psicologico, fa di tutto per
farla apparire per pazza.
L'elenco delle
case sarebbe molto lungo, tanto da entusiasmare anche Umberto Eco che, si sa, ama le
liste. Mi limiterò a citare il tetro e smisurato palazzo di Rebecca, il cottage sulla spiaggia
de Gli
uccelli, e l'Overlook Hotel di Shining.
Un'ultima
considerazione. La casa è il teatro di quasi tutti i thriller coniugali. Due i
motivi. Si svolgono tra moglie e marito, sono (ma è l'uovo o la gallina?) drammi teatrali.
(VI-segue)
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