domenica 18 gennaio 2015

Sommelier del giallo (04)


Saper ascoltare

Come diventare fruitori consapevoli di gialli, noir e thriller raccontati nelle diverse forme artistiche: libro, film, fiction TV, fumetto e radio

Versione 2019

(scheda 04)

Riprendiamo e sviluppiamo il discorso sulla triade del giallo e sulle sue influenze sulla struttura della trama.



Struttura, regole auree, persona narrante e dosaggio dei paradigmi indiziari sono gli elementi che caratterizzano il racconto.

Ancora sulla struttura: altre “illustri" eccezioni.

Quando si parte dal detective, ma la vittima è sconosciuta.


Con la sequenza

Detective  Vittima  Colpevole


si sa subito tutto dell’investigatore, vita morte,  miracoli e  moglie. Se è un tipo normale e perdipiù sempre col raffreddore la noia è assicurata! Ad un certo punto lui incontra una sconosciuta o uno sconosciuto che subito  dopo muore tragicamente. Il lettore è  coinvolto nello scoprire “chi sarà la vittima?”. 

Può  accadere ( come in Roseanna di Sjöwall e Wahlöö: scheda  libro n. 19) che la vittima sia già morta, ma il meccanismo è lo stesso: per prima cosa Martin Beck, tra uno starnuto e l'altro,  deve scoprire chi sia la vittima. 


Senza un nome è impossibile scoprire il colpevole e, soprattutto, l’immancabile movente … E’ una struttura a indagine: può funzionare in un noir, se è un poliziesco si rischia di affondare nella burocrazia e nelle procedure investigative. 

Si è già detto del canone inverso,           quando si parte dal colpevole  si sa tutto sul delitto … ma non si è approfondito a sufficienza.


Colpevole VittimaDetective


Si parte dal colpevole, si conoscono i suoi moventi (spesso, ha subito torti gravissimi dalla vittima: quasi si fa il tifo per lui!), ma sembra che abbia operato così bene (il delitto è sempre molto ben premeditato e perfettamente orchestrato) che non si sa se sarà scoperto.

Si ignora come procederà l’indagine … Pian piano, passo dopo passo questa si dipana.  Si vengono così a conoscere i tormenti e i dubbi dell’assassino che Colombo sa abilmente far emergere. 





Si afferma che sia stato Richard Austin  Freeman a inventare le storie inverse, da cui poi Colombo. Non sono d'accordo. 


Ci sono due illustri esempi che potrebbero aver ispirato, con maggior influenza, queste storie: Delitto e castigo del grande Feodor Dostoevskij e Il cappello del prete di Emilio De Marchi un gioiello noir dell’ottocento un po’ troppo ignorato, di cui invece consiglio un'attenta lettura.

 


  Quando il detective non c’è!



Nel film  Viale del tramonto, Billy Wilder (si veda scheda film n. 17), in perfetto stile noir, adotta questo schema:

 Vittima    Colpevole


La vittima (l’io narrante  ambiguamente consapevole) galleggia morto nella piscina della folle colpevole  e il detective non c’è. Il contesto è il mondo del cinema osservato da punti di vista border line e molto decadenti.

Nelle storie e nei film  thriller (da aggettivo che descrive un modo di raccontare molti lo citano  ormai come un sottogenere) di solito la presenza del detective (o di un amico) è marginale (anche se alla fine può essere risolutiva come l'arrivo del 7^ cavalleria!), ciò che interessa è il rapporto:
Colpevole       →       Vittima          
(Detective )


Avevamo già parlato di Gaslight, ma anche Sleep, my Love segue questa traccia: si parte dalla vittima (potenziale) inconsapevole, lei si trova, suo malgrado, al centro di un crimine. Deve essere eliminata. Lei non sa, lo (a volte) spettatore sì!

(e allora continuate con la 5 tappa!) 


 

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