Saper ascoltare
Come
diventare fruitori consapevoli di gialli, noir e thriller raccontati
nelle diverse forme artistiche: libro, film, fiction TV, fumetto e radio
Versione 2019
(scheda 04)
Riprendiamo e sviluppiamo il discorso sulla triade del giallo e sulle sue influenze sulla struttura della trama.
Struttura,
regole auree,
persona narrante e dosaggio dei paradigmi indiziari sono gli elementi che
caratterizzano il racconto.
Ancora
sulla struttura: altre “illustri" eccezioni.
Quando si parte dal detective, ma la vittima è sconosciuta.
Con la sequenza
Detective →Vittima → Colpevole
si sa subito tutto dell’investigatore, vita morte, miracoli e moglie. Se è un tipo normale e perdipiù sempre col raffreddore la noia è
assicurata! Ad un certo punto lui incontra una sconosciuta o uno sconosciuto
che subito dopo muore tragicamente. Il
lettore è coinvolto nello scoprire “chi sarà la vittima?”.
Può accadere ( come in Roseanna di Sjöwall e Wahlöö: scheda libro n. 19) che la vittima sia già morta, ma il meccanismo è lo stesso: per prima cosa Martin Beck, tra uno starnuto e l'altro, deve scoprire chi sia la vittima.
Senza un nome è impossibile scoprire il colpevole e, soprattutto, l’immancabile movente … E’ una struttura a indagine: può funzionare in un noir, se è un poliziesco si rischia di affondare nella burocrazia e nelle procedure investigative.
Senza un nome è impossibile scoprire il colpevole e, soprattutto, l’immancabile movente … E’ una struttura a indagine: può funzionare in un noir, se è un poliziesco si rischia di affondare nella burocrazia e nelle procedure investigative.
Si è già detto del canone inverso, quando si parte dal colpevole
e si sa tutto sul
delitto … ma non si è approfondito a sufficienza.
Colpevole → Vittima →Detective
Si
parte dal colpevole, si conoscono i suoi moventi (spesso, ha subito torti
gravissimi dalla vittima: quasi si fa il tifo per lui!), ma sembra che abbia
operato così bene (il delitto è sempre molto ben premeditato e perfettamente
orchestrato) che non si sa se sarà scoperto.
Si
ignora come procederà l’indagine … Pian piano, passo dopo passo questa si
dipana. Si vengono così a conoscere i
tormenti e i dubbi dell’assassino che Colombo sa abilmente far emergere.
Si afferma che sia stato Richard Austin Freeman a inventare le storie inverse, da cui poi Colombo. Non sono d'accordo.
Ci sono due illustri esempi che potrebbero aver ispirato, con maggior influenza, queste storie: Delitto e castigo del grande Feodor Dostoevskij e Il cappello del prete di Emilio De Marchi un gioiello noir dell’ottocento un po’ troppo ignorato, di cui invece consiglio un'attenta lettura.
Ci sono due illustri esempi che potrebbero aver ispirato, con maggior influenza, queste storie: Delitto e castigo del grande Feodor Dostoevskij e Il cappello del prete di Emilio De Marchi un gioiello noir dell’ottocento un po’ troppo ignorato, di cui invece consiglio un'attenta lettura.
Quando il
detective non c’è!
Nel
film Viale del
tramonto, Billy Wilder (si veda scheda film n. 17), in
perfetto stile noir, adotta questo schema:
La vittima (l’io narrante
ambiguamente consapevole) galleggia
morto nella piscina della folle colpevole e il
detective non c’è. Il contesto è il mondo del cinema osservato da punti di
vista border line e molto decadenti.
Nelle storie e nei film thriller (da aggettivo che descrive un modo di raccontare molti lo citano ormai come un sottogenere)
di solito la presenza del
detective (o di un amico) è marginale (anche se
alla fine può essere risolutiva come l'arrivo del 7^ cavalleria!),
ciò che interessa è il
rapporto:
Colpevole → Vittima
(Detective )
(Detective )
Avevamo già parlato di Gaslight, ma anche Sleep, my Love segue questa traccia: si parte dalla vittima
(potenziale) inconsapevole, lei si trova, suo malgrado, al centro di un crimine.
Deve essere eliminata. Lei non sa, lo (a volte) spettatore sì!
(e allora continuate con la 5 tappa!)
(e allora continuate con la 5 tappa!)
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