mercoledì 30 novembre 2016

Seriali in TV (0-1)



Indagini seriali in TV

All'estero una serie infinita e
... non c'è solo Don Matteo!
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Qualche mese fa vi ho parlato dei "Serial Thriller": i personaggi seriali del giallo più famosi. Stilai una classifica dando punti ai romanzi, ai racconti, ai film, alle rappresentazioni teatrali, ai radiodrammi e alle puntate di serie tv. Forse a queste ultime ho dato pochi punti, troppo pochi visto che contribuiscono più delle opere letterarie far conoscere un personaggio. All'inizio ci aveva provato anche il cinema, ma le fiction TV sono più agili e meno costose da produrre. Noi ci vantiamo di Don Matteo e del commissario Salvo Montalbano di cui ho già parlato in altra serie.
Ma all'estero che succede? Di tutto di più.

Basta citare, a titolo di esempio, Sherlock Holmes, Hercule Poirot, Nero Wolfe, Miss Marple, il commissario Maigret e Perry Mason: tutti personaggi che, partendo dalla carta stampata, sono approdati ad una dimensione filmata che ha contribuito a renderli vere e proprie icone del novecento.


Negli ultimi anni, con l'avvento e il dilagare della TV a pagamento, il fenomeno sembra aver acquisito ancora maggior forza e vigore: sono numerosissime le serie TV tratte da romanzi gialli che sono state portate sullo schermo, diventando un appuntamento obbligato per il pubblico appassionato di crime-story. Ci sono inoltre quelle con sceneggiatura originale come CSI o Law&Order.
Per iniziare questa nuova rassegna partendo da un terreno di conoscenza e non di memoria, tra tutte le serie prodotte negli ultime venti anni, ho selezionato quelle che a me medesimo sembrano più importanti, non tanto per la qualità, ma per la rappresentatività del fenomeno.  Dieci fiction straniere, più una italiana, con successo di audience:  hanno appassionato i telespettatori ed hanno contribuito ad avvicinarli a personaggi che, fino a poco prima, ero appannaggio esclusivo del mondo dei lettori. Sono fiction che rappresentano le gesta di un personaggio già famoso assai, ma non in un ambiente "generalista" come la TV. Dopo questa carrellata "moderna" torneremo indietro nel tempo a esplorare i territori della memoria, con una selezione ridotta (volutamente) dettata da gusto personale e nostalgia..
        
1)   Petra Delicado
L’ispettore della polizia di Barcellona creata da Alicia Giménez-Bartlett è un personaggio duro ma allo stesso tempo sensibile e idealista (come si può intuire dall’ossimoro tra nome e cognome). Nel 1999 dai romanzi di cui è protagonista è stata tratta una serie televisiva in tredici puntate, interpretata da Ana Belen e Santiago Segura.

Alla dolce dura Petra fa  da contraltare il suo compagno di indagini, il viceispettore Fermin Garzón, che grazie ai propri tratti fisici e caratteriali funziona da perfetta spalla all'ispettore Delicado. Fermin è un uomo dall'aspetto bonario che ama il buon cibo e vede le cose in modo semplice ma non semplicistico. Adora parlare con le persone ed è molto affabile, ma diventa duro


con gli indiziati quando il lavoro lo richiede.
Nei romanzi Barcellona è marginale, qui da cartolina. La valutazione della critica è scarsa e c'è da dire che fuori dalla Spagna s'è vista poco. Ana Belen non è Luca Zingaretti.

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Riti dell'8 dicembre

Natale senza dolci delitti!

L'anno scorso,   l'8 dicembre 2015, vi avvertii che non avrei fatto la serie di Natale. Anche quest'anno, seppur per cause diverse, non ne ho voglia.

Nuovi motivi:

1. Sto scrivendo  un nuovo romanzo, "Morti da salotto", non posso star dietro a Babbo Natale e a tutta l'allegra compagnia.

2. Ho un corso alla LUV (Libera Università del Valdarno): per poter docere devo studiare! 

3. Il gatto, Noir per la cronaca, pur avendo due anni e mezzo non ha smesso di giocare e mi chiede continuamente partecipazione. Visto che mi ritengo un democratico e fan di Gaber, non posso esimermi.

4. I "corti" richiedo fatica e impegno, quelli natalizi di più.

Pertanto, mi vorrete scusare, vi ripropongo, tali e quali le storie del 2014: basta clickare sul link riportato a sinista in fondo al post!


 


  Giallo Natale

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In giro si sente cantare White Christmas,
io l'ascolto così :

"Sto sognando un giallo Natale
proprio come quelli che ho premeditato
dove le canne delle pistole sono Nerocromo ..."
Secondo tradizione, vi ripropongo una serie di corti natalizi, delittuosi o meno, spero divertenti. Ah, dimenticavo, sono aggiornati al mutare dei tempi, che van veloci, come sapete!

Ormai ci siamo, il Natale è imminente: Cónditor alme síderum, ætérna lux credéntium, ... si sente cantare in chiesa.
Non sopporto il Natale, vorrei babbo Natale verde, com'era prima di esser imprigionato dalla Coca Cola, vorrei anche abolire lo shopping... Nonostante questo ho ricordi d'infanzia. Secondo tradizione, l'8 dicembre, oggi, io fo l'albero di Natale (fatto!), il presepe, anche se ha più fascino è troppo laborioso e poi non ho tempo d'andare a San Gregorio Armeno a cercare un sindaco Boys Scout vestito da pastorello della val di Sieve, o un   Pregiudicato vestito da assistente sociale che reca in dono un Dudù ai vecchietti
Il gatto, quando tiro su l'albero, scoda. Non è punto contento: le palle, luccicanti come sfere metalliche,  sembra lo intimoriscano. Non capisco come, ma sembra che abbia sentito dire che il premier ce le hainfrangibili, a prova di CGIL! Il mio, palle a parte, è un albero sobrio.
Qui sul blog, come tradizione ormai quinquennale, sempre dall'8 dicembre, per scontare i miei peccati di vetero tradizione, lo preparerò in modo “Soft Boiled! Un ovetto bollito poco, ma sapido di antichi sapori come il tradizionale cappone.  Oltre a contentarsi di un uovo al posto del gallinaccio dovete anche non sperare in carole, suoni di cornamuse, "candelate" notturne sulla neve o che io canti “Piva, piva…”! Pubblicherò solo  sette od otto, forse nove, racconti bizzarri (o filastrocche irridenti), classici alternativi, che spero saranno graditi, ma … non aspettatevi grandi cose: son solo minestre riscaldate. A presto!
 
P.S.: Una raccomandazione: non buttate via i soldi in libreria con raccolte di racconti tipo "Natale giallo", Noir di natale", "Thriller sotto l'albero", gli editori ci provano quasi tutti: è riciclo di magazzino,   composizioni "alimentari" o scritti coatti ... qui, qualità a parte (certificata ISO 9000!) è tutto gratis!
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venerdì 25 novembre 2016

Ancora omicidi violenti



Donne uccise
Il tema è ancora tristemente d'attualità


Rubo sul web questa immagine che mi sembra renda bene ciò che accade: alla fine la mimosa sarà accompagnata dalla scritta RIP! 
Dalle oltre 150 donne uccise nel 2014 l'anno scorso si era scesi a 128. Purtroppo è di ieri la notizia che a fine ottobre siamo già a 116. La curva risale.  C'è da temere che a fine anno si arrivi a 140!


Nel periodo 2005-2016, secondo i dati delle agenzie statistiche, gli omicidi avvenuti nell'ambito di una coppia hanno avuto nel 40,4% dei casi un movente passionale, e nel 21,3% sono stati originati da liti o dissapori. I restanti 38,3% per Inconfessabili Moventi. Qualche anno fa per esorcizzare l'orrore dei delitti di provincia avevo scritto per gioco 31 racconti (non tutti erano femminicidi, anzi pochi), ora mi accorgo che il clima è lo stesso.  

I mass media spesso traducono "incofessabili moventi" con "futili motivi". Si vede che i giornalisti, nel derubricare questi delitti, non rimangono colpiti dall'odio e dall'efferatezza spietata con cui la maggior parte degli omicidi viene commessa.

Sempre secondo le statistiche le armi più utilizzate per uccidere sono state quelle da taglio (32,5%) e da fuoco (30,1%), mentre nel 12,2% dei casi i killer hanno fatto uso di "armi improprie", il 9% ha strangolato la vittima e il 5,6% l'ha soffocata, ma sono cominciate a comparire le taniche di benzina con cui darle fuoco. La volontà omicida sembra esser quella di "cancellare" la vittima. Nel 16,7% dei casi il femminicidio è stato preceduto, preannunciato direi, da "violenze note", l'8,7% delle quali denunciate alle forze dell'ordine.

mercoledì 23 novembre 2016

Buon complelustro!


   Oggi  mi riposo e medito con mente zen!

Oggi, 23 novembre 2016,

  il nuovo “Soft Boiled”

ha  appena compiuto cinque anni di vita!
E' una grande festa, con tantissimi invitati illustri, infatti festeggiamo il compleanno con:

Jean Baptiste Adamsberg, Mimì Augello, Fritz Lang, zia Ida, Rocco Schiavone, Max Bunker, Antonio Manzini, Salvator Dalì, Jean Gabin,

Auguste Dupin, Lauren Bacall, brigadiere Catarella, Berto de’ Bardi, Maurizio de Giovanni,  Ispettore Barnaby, Alicìa Gimenez Bartlett, Bruno Cremer,

Huphrey Bogart, Roberto Bolano, Commissario Bordelli, Padre Brown, Idamo Butini, Fritz Brenner, Sergio Calamandrei, James M. Cain, Andrea Camilleri, Steve Carella, 


Charlie Chan, Raymond Chandler, Agatha Christie, Tenente Frank Colombo, Commissario Cordier, Corto, Maresciallo Cosentino, Joseph Cotten, Petra Delicado, 


Ispettore Derrick, Diabolik, Conan Doyle, Julia Kendall, Dan Dunn,  Jessica Fletcher, Isabelle Florent, 


Max Fridman, Fruttero&Lucentini, Vittorio Giardino, Ginko, Archie Goodwin, Cary Grant, Mike Hammer, Dashiel Hammet, Alfred Hitchcock, Sherlock Holmes, Edward Hopper, Georges Simenon, 

Eva Kant, Kriminal, zia Ida, Alan Ladd, Veronica Lake, Fritz Lang, Stieg Larsson, Moebius,  Lean Claude Izzo, Grace Kelly, Julia Kendall, Rip Kirby, Jules Maigret, Marco Malvaldi, Maresciallo Rocca, Philip Marlowe, Jane Marple, 


Perry Mason, Don Matteo, Maresciallo Miglietta, Ed MacMain, Massimo il "barrista", Otto Preminger,  Ray Milland, Frank Miller, Robert Mitchum, Marco Malvaldi, 


Salvo Montalbano, Fabio Montale, Professor James Moriarty, Niccolò de' Bardi, Kim Novak, Isidro Parodi, Sam Pezzo, Edgar Allan Poe, 


Hercule Poirot, Professoressa Baudino, quelli del "Quasi Bar" da Pippo, Edward G. Robinson, Steve Roper, Antoine San Antonio, 


Gino Cervi, Giorgio Scerbanenco, James Stewart, Leonardo Sciascia George Simenon, Robert Siodmak, Smilla, Sam Spade, Spirit, James Stewart, Jesse Stone, Rex Stout, 


Dick Tracy, Philo Vance, Dylan Dog, S.S. Van Dine, Pieter Van In, Fred Vargas, Vecchietti del Bar Lume, Marco Vichi, Topolino, Dottor Watson, Orson Welles, Billy Wilder, Nero Wolfe …

e tanti, tanti altri che per il giorno della festa ci hanno fatto superare ogni traguardo di visitatori ...
Per la statistica e la cronaca:

da qualche minuto siamo già in vista della boa delle 292.000 visite!


Negli ultimi 12 mesi la media mese è stata superiore alle 7.000 visite. Il merito, cari lettori, è tutto vostro!

martedì 22 novembre 2016

Come i tre moschettieri: quattro!

 

I tre unici

Sono tre, anzi quattro: Corto, Bertuccio e Idamo... e sta arrivando Raimondo. Vediamo perché.

Uniche finzioni,
ovvero l'importanza di essere uno

Rileggendo, ieri l'altro, una vecchia intervista ad Andrea Camilleri su la Repubblica (ritaglio conservato gelosamente al mare) ho riscoperto una cosa che, confesso, ora mi ha sconvolto. Lui è figlio unico e Salvo Montalbano anche! L’autore, consapevolmente ha fatto questa scelta.
Anch’io sono figlio unico e inconsapevolmente i miei tre personaggi Corto, Bertuccio e Idamo (ed anche Raimondo, ancora in gestazione, ma già vivace) sono figli unici. Confesso che la scoperta mi ha un tantino disturbato. Non per il problema della solitudine del figlio unico (citata da Camilleri): io non l'ho mai sofferta! Non la soffrono neppure i miei personaggi, circondati come sono, da tanti amici. Corto ne ha anche troppi e Bertuccio, per toglierlo dal gruppo del paese natio, l'ho fatto esiliare. Idamo è alla sua seconda indagine, poi, nella terza in uscita, si capirà meglio. 
Il motivo del mio disagio, dannazione, è un altro! Vi spiego perché. Quando, alle presentazioni, i lettori mi chiedevano cosa ci fosse di “mio” nei miei personaggi rispondevo “niente, sono solo finzioni!”. Adesso dovrò dire “solo finzioni uniche”!
Per vostra comodità le schedine sintetiche dei tre personaggi.
Corto – skipper di navi di lusso: single, ricorda il nonno di cui porta il nome (non si sa quale sia), parla poco dei genitori, pur vivendo (quando è a terra) nella casa paterna. (scheda sul blog)

Bertuccio (Berto de’ Bardi) – maestro del ferro (fabbro) : single, ricorda il babbo (da cui ha ereditato la bottega), ma è soprattutto orgoglioso del nonno Niccolò (anche lui fabbro). (scheda sul blog)

Idamo Butini- medico condotto: single, non parla dei genitori, vive con l’invadente zia Ida, da che è rimasto orfano e il nonno Lamberto non l'ha voluto tenere.
Il romanzo (La ragazza dello scambio uscito quattr anni orsono per i tipi di Romano editore ha avuto un seguito e presto il terzo (metà ottobre?) concluderà il ciclo. Come potete vedere sulla scheda sul blog  il dottor Idamo assomiglia (lo dice la zia) a Massimo Girotti, soprattutto per il cappello, capirete il perché leggendo la storia.

Sta nascendo (sono alla metà del romanzo) Raimondo Severi professore di Fisica all'Università di Pisa nel 1799. Dall'ateneo pisano viene mandato (un ordine dall'alto) nel Valdarno proprio quando stanno per arrivere gli invasori francesi! Anche lui è figlio unico, rimasto orfano in tenera età...

Proviamo col dentifricio!

Raccomandazioni agli esordienti
o aspiranti giallisti,
 come se si trattasse della pubblicità di un dentifricio

Anche ieri me l'hanno chiesto: "Quali consigli puoi darmi per scrivere un romanzo giallo?". Mi sono venuto a noia a parlare di questo, nessuno mi ascolta! Sono anche orribilmente stufato, mortalmente annoiatoe preoccupato per il futuro de "giallo" quando leggo i tentativi di emeriti ignoranti che  scrivono gialli su temi che non conoscono (il web che ci sta a fare?). Se l'isipienza letteraria si sposa con l'ignoranza tecnica vengono fuori libri ributtanti. Ma un editore a pagamento o simile lo si trova e sul mercato (non sarà improprio chiamarlo così?) si vedon girare libri che rovinano il gusto o peggio del lettore. Sono a tutti gli effetti bottiglie di vino al metanolo!
So che la mia è una lotta impari, una missione impossibile, ma ... Proverò a seguire i dettami della pubblicità dei dentifrici: nessuno capisce di percentuali, ma tutti le ascoltano e ne rimangono colpiti. Chissà...

Pensi di scrivere un romanzo o, peggio, lo hai già nel cassetto? Rientri nel 77% della popolazione italiana. Nel primo caso (37%) leggi e rifletti su queste note, nel secondo (40%) dai fuoco anche al cassetto: se tu non dovessi desistere non sapresti dove riporlo!


Negli ultimi giorni settantasette incauti e invadenti conoscenti (58% del totale), gli amici (100%) non oserebbero,   aspiranti e/o sedicenti esordienti scrittori mi hanno chiesto, pensando di farmi cosa gradita: "Quali consigli può darmi per scrivere un romanzo giallo?" (Sì, gli sconsiderati mi danno pure del tu, come i commessi di un negozio di sport!). 
Al telefono ringhio, se sono di fronte faccio lo guardo severo e  dico con voce astiosa: "Incauto! Per scrivere un giallo o un noir occorre soffrire, farsi un mazzo grande così, sudare freddo e caldo, esser cattivi, soprattutto c'è un decalogo!" 
Più volte sono intervenuto per scoraggiare ora mi sono davvero stufato! Visto che non mi ascoltano pubblico l'ennesimo decalogo. Non voglio più recitarlo a mente: questo infatti non saprei! Speriamo che finalmente  mi prendano sul serio, ma lo so seguiteranno a scrivere, a scrivere male, "molto malissimo assai"!
Decalogo semiserio per incauti aspiranti scrittori di gialli o noir

1. Cadaveri. Il 91% dei cadaveri racconta com'è morto. Documentarsi su procedure investigative, raccolta tracce e indizi, autopsia compresa (non svenire!), armi e veleni e tutto quanto riguarderà il delitto su cui vuoi scrivere, anche armi improprie, tipo una biro. Non hai visto Il silenzio degli innocenti? Ma allora ... dove vuoi andare?


2. Luoghi. Della location devi conoscer il 78% dei luoghi. Se parli di un posto è bene tu lo conosca di persona, anche se fosse un deserto disabitato o una buia foresta canadese. Figuriamoci un città, dove vivono centinaia di migliaia di persone! Nel dubbio, ambienta il tutto nel tuo paesello natio.



3. Montaggio. Il 46% dei romanzi perde mordente dopo pag 27, il 30% dopo pag 71. Non perdere mai il filo del discorso e fai in modo di "avere tutto in testa", man mano che la narrazione procede. Ogni tanto è da rivedere come un film. Quando lo farai avrai lo sguardo assente e ti prenderanno per scemo! In verità, così facendo, prima o poi ci diventi.



4. Flessibilità. Il 73% degli autori sia ddormenta sulla tastiera alla cartella 211! Non metterti a tracciare prima tutta la trama: sarebbe come, quando scrivi, mangiare una pizza fredda bevendo birra calda! Insieme al bacio di moglie, fan passare tutte le voglie! Così dicono a Livorno... anche quella di scrivere.



5. Tu quoque brute, fili mi!.
Il 79% dei tuoi personaggi sone dei farabutti! Non affezionarsi ai personaggi: loro ti tradiranno appena possono! Sì, se non ti pugnaleranno alle spalle, faranno quello che vogliono loro senza dartene conto.




6. Sii un killer! Il 38% dei personaggi dopo un po' diventa scomodo o antipatico. Per non far la fine di un puntaspilli, sii pronto, in ogni momento, a far fuori uno o due personaggi. Trasformati in cinico spietato assassino e puniscine uno per educarne dieci! Magari, evita di fare come Loriano Macchiavelli che uccise il Sarti Antonio. Ricordati che sono coriacei, Conan Doyle ne sa qualcosa!




7. Cinismo. Gli assassini che tu racconti nel 65% dei casi si montano la testa. Non provar pena per il tuo assassino, lui sa che sei sua madre e suo padre al contempo,  fa scena per intenerirti. Ricordati che è bieco, spietato e calcolatore. E' uno che finge! Un Pinocchio di ghiaccio! Non trovare, per lui attenuanti: sarebbe inutile buonismo!




8. Il tempo. Anche se il 73% dei treni sono in ritardo, non badarci.  I tempi sono determinati e scanditi dai mezzi di trasporto, non dimenticarlo mai. Consulta i tabelloni! Anche quelli in autostrada: tracciano la durata di un percorso.




9. Movente. Nel 92% dei casi è il movente che attira il lettore. Il movente dev'essere "interessante" anche per il lettore. Ricorda, se tu racconti cose perverse, il lettore lo è di più, è pure frustrato da un'esistenza da pendolare. Si identificherà volentieri con un delinquente che cerca di trarre vantaggio personale dal delitto!




10. Forbici. Il 97% dei romanzi sono troppo lunghi. Non t'affezionare a scene che paiono brillanti pezzi letterari, se intralciano l'azione o la suspense, tagliale senza pietà! Ti vendicherai così dei personaggi che ti hanno tradito! Sii spietato...




Regola delle regole. Il 73% dei romanzi inizia  con l'incipit: "Era una notte buia e tempestosa", se riuscirai a scrivere un'altra frase rientri nel 7% che sa scrivere e sarai a posto!


Corollario tombale: Il 94% delle professoresse di lettere non sa scrivere e forse neanche leggere. Se una professoressa di lettere ti dice "Sì, scrivi corretto!", non ti resta che smettere davvero. Non hai speranza alcuna di diventare scrittore, soprattutto se la Prof si chiama Camilla!

Infine: abbi una sana paura della pagina bianca. E' infida. Finirai col riemperla con tante cavolate barbose, messe in file ordinate, che alcuni chiamano righe...