Film n. 63
The Man who knew too much ( L'uomo che
sapeva troppo)
di Alfred Hitchcock
con James
Stewart, Doris Day
Suspense con i suoni
In questo film
il sonoro riveste una grande importanza. Quando uscii di sala, la prima volta
che lo vidi, canticchiavo il ritornello della canzone oscar. Ci resta nella
memoria la canzone Whatever Will Be, Will Be (Que sera sera) ma non
dimentichiamo che tutta la costruzione ruota attorno a un rutilante colpo di
piatti dell'orchestra. Nel preciso istante in cui si leva il colpo di piatti la
protagonista lancia un grido: è "lo
strumento della salvezza finale, la rivolta della sensibilità contro la
macchinazione, il granello di sabbia che inceppa gli ingranaggi"(cit-1).
La protagonista
(Day), ex cantante di varietà, aveva insegnato al figlio il pezzo forte del suo
repertorio Que sera, sera, che cantano insieme all'inizio del film prima
del terribile incubo; all'ambasciata, pregata di cantare qualcosa, l'intona di
nuovo e "il suono della canzone si
riversa nei corridoi, si leva lungo la scalinata e giunge soffocato fin dentro
la stanza dove c'è il bimbo"(cit-2) sequestrato, che sonnecchia. La
canzone lo risveglia, e lui risponde subito al canto della madre. Su quelle
note fischiettate si ristabilisce il contatto con la famiglia e si prepara la salvezza.
Raccontare la
trama è come mettersi a narrare a una nonna che ha sette nipoti la storia della
Bella addormentata nel bosco. Il film, tra l'altro, è anche un remake di una
pellicola che zio Alfred, una quindicina d'anni prima, aveva girato in Inghilterra.
Protagonista
iniziale è Jāmi el-Fnā, la piazza attorno alla quale si sviluppa la città
vecchia, è considerata il centro vitale (e assolutamente
caratteristico) di Marrakech. E' al centro della medina,
confina a nord con il quartiere dei suq e a
est con la Qasba, mentre da sud-ovest
è dominata dalla moschea della Kutubiya.
Nella piazza si svolge un caotico mercato dove i banchini alimentari si
alternano (a seconda dell'orario) a quelli di altro genere. Ci sono spettacoli
di strada di vario tipo: serpenti, mangiatori di fuoco, giocolieri. Luogo
ideale per innescare la suspense: il regista che vediamo in basso a sinistra (a
destra Doris e James) l'ha sfruttata al meglio.
Il film è così perfetto
che, rispetto al massimo, gli do una mezza stella in meno: lo trovo troppo
studiato. Le interpretazioni, degli attori principali, ma anche della
coppia "satanica", sono però eccellenti.
Voto ****1/2/5
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