Rubrica letteraria
Il
gufo giallo
recensioni di romanzi
gialli
Libro n.
35
A che punto è la notte
Fruttero e
Lucentini
Arnoldo Mondadori Editore
La vecchia misteriosa Torino prima del pendolo
di Eco …
Nella quarta di copertina si
legge: “Si svolge a Torino e dintorni in quattro giorni e quattro notti.” La
sorpresa, quella vera, è però nella seconda di copertina: “Per comodità del
lettore, i personaggi del romanzo sono raggruppati qui sotto in uno schema
gerarchizzato, tra l’organigramma aziendale e le “pagine gialle” della SIP.
L’organigramma è valevole fino e non oltre un certo punto della notte”! Tutto un
programma che preannuncia un’abile e divertita trama. Un capolavoro di humour e leggerezza sparsi a quattro
mani all'interno di una vicenda torbida e inquietante (dunque plausibilissima).
Il giallo come dovrebbe essere (e, ahimè, or non è più, almeno in qualche bestseller
nordico o anglofone): logica pura e circolare, tutto deve tenersi e tutto deve
tornare rispetto alle premesse.
L’incipit: “La vecchia Volkswagen
color crema del venditore di matite era parcheggiata in via dei Rododendri.” A Torino
s’inizia con un maggiolino: grande!
Incontriamo subito personaggi da sceneggiatura
(in qualche modo ci trovo Camilleri, non me ne voglia, ma parlo di due maestri)
quasi televisivi, coi loro tic, chiaroscuri e inevitabili tormentoni. I
"minori" non hanno nulla da invidiare ai protagonisti, anzi li
dispiegano, li rafforzano in umanità, gli
aprono la pista insomma. Splendida la presa in giro degli stereotipi e della
subcultura legata alle mode del momento. Ma c’è la SIP (s’è letto), la FIAT, con
tutte le sue genuine storture, com’era prima ancora che la “sciupasse” Marchionne.
C'era la 131, che non era un granché, ma era italiana e se ne vedevano tante girare per Torino ...
C’è la Curia metropolitana, prima dell’avvento del grande comunicatore, Giovanni
Paolo II. L’Italia di ieri, piccola e gretta, ma minacciata da manovre oscure.
Il tutto è porto al lettore con magnifica
tempistica e montaggio ad orologeria: la suspense sgorga da fonti sorgive frizzante
d’intelligenza narrativa. Come li invidio:
si divertiva a scrivere, la premiata ditta
F&L! Tra le pieghe del romanzo sembra di vederli ancora sorridere, sornioni
e disincantati rispetto alla società che descrivono. Chi volesse imparare i fondamentali
della scrittura, dovrebbe partire da qui.
Voto ****/5
Nessun commento:
Posta un commento