lunedì 19 settembre 2016

Lanterna Gialla (102)

sabato 17 settembre 2016

Lanterna Gialla (102)




Film n.101

Sui marciapiedi (Where the Sidewalk Ends)

di  Otto Preminger

con Dana Andrews, Gene Tieley, Gary Merrill




Dove finiscono i marciapiedi?

Domanda inquietante a cui non c'è risposta. Ma c'è un senso più profondo che pone una domanda esistenziale che reclama risposta: dove finisce la dignità? "Nell'oscurità del passato che, ineluttabile, torna". E' il tema sottotraccia del film. Un motivo ricorrente nel noir. Preminger lo tratta con originalità e forte partecipazione morale.
Un po' di trama giusto per inquadrare la storia. New York, il poliziotto Dixon, spesso richiamato dal suo superiore per i suoi metodi forti, causa accidentalmente la morte di un sospetto che ha ucciso un ricco texano in una bisca del gangster Scalise. Dixon nasconde le tracce del suo crimine e cerca di far ricadere la colpa dell'omicidio su Scalise. Le cose non vanno però come aveva previsto, perché viene incolpato un taxista, che si rivela essere l'ex suocero della vittima che era passato di lì nel momento dell'omicidio. Le cose si complicano ulteriormente quando Dixon si innamora di Morgan,  l'ex moglie della vittima.

Un noir molto bello, duro e scuro, anche per l'oscurità delle coscienze coinvolte. I caratteri vengono scavati in profondità da Preminger (maestro come al solito) fino a (grattata la vernice) a scoprirne il fondo tinta nerissimo: Dixon è figlio di un ladro di cui Scalise è stato allievo! Dixon vuole liberarsi di questa macchia...
La città è tracciata da luci radenti e le ombre sui marciapiedi sembrano ancora più scure. La giustizia, nonostante tutto (ma è vera giustizia?), trionfa con un velo di amarezza: la gente comune è vittima, sopravvive, anzi cerca di sopravvivere, ma ... è un mondo poco accogliente quello della metropoli. Il gesto etico e sacrificale di Dixon, alla fine, non piace fino in fondo a chi tifava per lui. Si vede che allora per lavarsi del tutto la coscienza ci voeve un lungo ammollo!
Da segnalare la descrizione dei tanti personaggi (Morgan troneggia su tutti, ma si sa: la Tierney è un'attrice che non fallisce mai!), anche quelli secondari interpretati da caratteristi bravissimi, tutti di chiara matrice teatrale.
Originali i titoli di testa, disegnati sui marciapiedi.

Voto ****/5
 

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