Rubrica letteraria
Il
gufo giallo
recensioni di romanzi
gialli
libro n. 9
Io t’ucciderò
Mickey
Spillane
Garzanti
L'avevo letto quando nel titolo c'era "io"! Rovistando tra le vecchie cose in
cantina ho visto le tre scimmiette gialle sulla copertina nera: un brivido mi
ha attraversato la schiena. Non era né paura, né terrore, solo emozione. Se
infatti apri la copertina e ti metti a leggere resti deluso, ma ora non posso più
leggerlo con una pila, stando rintanato sotto le coperte. Eppure così facendo tornerei ad essere emozionato.
Sì, ora che porta un titolo più neutro, mi posso confessare: le indagini di Mike Hammer le
leggevo di nascosto. Ne tenevo quattro nascosti sotto il materasso, disposti in
modo da non farlo rigonfiare: avevo visto mia nonna far così col portafogli.
Eccetto il giovedì, c'era “Lascia o raddoppia” ed i miei non mi mandavano a letto e mi
permettevano di seguire l'altro Mike, mettevo la sveglia alle una di notte e
leggevo fino alle tre. La storia
la ricordo poco, in meno di 200 pagine succedevano un sacco di cose, e il
racconto mi travolgeva, allora quando avevo appena dodici anni.
Il gusto della trasgressione
rende eccellenti anche i cibi sciapi. Mia madre, una specie di Savonarola, non
avrebbe approvato, ma non se ne accorse mai: Hammer non mi ha mai tradito. Io a
dire il vero l’ho aiutato, tenevo in altra posizione L’amante di lady
Chatterley che avevo già letto in vacanza: mi procurò una doppia lavata di capo
(ci si mise anche il prete), ma salvò dal sequestro Mike. I professori a scuola vedendomi un po’
intontito mi tenevano sotto osservazione, ma credo abbiano pensato a
un’esplosione d’ormoni legata al prematuro sviluppo: su questo Velda, la
segretaria di Mike qualche responsabilità ce l’aveva. Una volta provai anche a
fumare le sigarette di Mike e vomitai per tutto il giorno. Sono esperienze che
ti segnano la vita, sarà per questo che ne conservo un tenero ricordo: la
memoria del mito.
Totale ***1/2/5
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