martedì 13 dicembre 2011

Lanterna gialla (09)

Film n. 9


L’ombra del dubbio (Shadow of a Doubt) 

di Alfred Hitchcock 

con Josefh Cotten, Teresa Wright, McDonald Carey





E' uno dei film di Hitchcock che amo di più; con me è d’accordo il regista, ma anche se non lo fosse non cambierei di una virgola la mia opinione. Innanzitutto tengo a precisare che per me non è un noir. So che questa affermazione si scontra con opinioni diffuse, ma io lo considero un fine, raffinato, coinvolgente e inquietante giallo psicologico. La latente passione tra zio e nipote è il filo conduttore della storia: crea e distrugge emozioni, porta a una morte violenta. Quella dello zio assassino. Eppure, sotto sotto, Charlie ama Charles (che assonanza di nomi!) lo zio mitizzato: la delusione per quell’amore impossibile le fa superare ogni remora morale e con determinazione gli procura una morte violenta.




Joseph Cotten non è mai antipatico, non è mai viscido, non è mai odioso: è un perfetto essere diabolico. Lo si nota dallo sguardo sempre attraversato un'ombra sinistra. Il fatto che abbia ucciso alcune vedove danarose non ci fa sorgere repulsioni morali: il fascino del diavolo è davvero seducente. Temiamo invece per la sorte della nipote: ci aspettiamo che da un momento all’altro la faccia fuori. 

La famiglia dei parenti, dominata dalla matriarca (Emma, la sorella di Charles) è un perfetto utero materno: lui vi si rifugia per tentare di sfuggire alle ricerche della polizia, già sulle sue tracce. Anche la cittadina, autoreferenziale, superficiale e chiusa in se stessa, di fatto lo protegge. Purtroppo la nipote è ancora in grado di pensare e ha un interesse smodato per lo zio. Lo osserva , lo studia e infine lo scopre. 


Lo spettatore,  informato prima, segue le mosse della ragazza e si preoccupa. Qui c’è tutta la maestria del regista: la piccola fragile donna contro il diavolo in persona. Così come il “lector in fabula”, su cui ci ha illuminato Umberto Eco anche, anche lo “spectator” diventa il vero protagonista di questa storia. Recitazione stupenda, doppiaggio orribile. Si spendono soldi a restaurare film: questo avrebbe bisogno d’essere ridoppiato: vederlo in lingua originale è davvero un’altra cosa.

Voto ****/5
(Film a seguire) 

Nessun commento:

Posta un commento