Rubrica letteraria
Il
gufo giallo
recensioni di romanzi gialli
libro n. 18recensioni di romanzi gialli
Addio mia amata
Raymond Chandler
Mondadori
Una collana di giada Fei
Tsui
La giada cinese è un racconto che Chandler scrisse qualche anno prima del romanzo, non c’era Philip Marlowe, ma parte della storia c'è tutta. Certo le battute sono più usuali, meno hard, non c'è il bestione che cerca l'amata e nemmeno il Florian ... ma se non c'era neppure Marlowe, allora? Non si chiama così, ma è lui, e forse sa già di esserlo, forse dopo qualche guaio ha cambiato nome e "ragione sociale" sul vetro smerigliato del suo sobrio ufficetto. Il racconto è nella raccolta Blues di bay city recuperata postuma da Feltrinelli.
Lì il racconto è più centrato sulla preziosissima collana di giada, vizio tipico degli esordienti voler stupire, anche con oggetti di valore.
Credo che sarebbe meglio non pubblicare i lavori che l’autore non
voleva fossero letti: è roba riservata agli studiosi, non agli appassionati
lettori. Dato che è uscito devo citarlo a proposito di
questo meraviglioso romanzo che ha segnato il mio gusto: battute e frasi che sono colpi al cuore. Scene che si possono rileggere
all’infinito; dialoghi mai banali, mai troppo cinici. Scaturiscono da un’innocenza velata, una
sincerità che si trova (qui più matura) anche ne La giada cinese. La si sente in ogni riga. Percorrendo
la storia personale dell’autore, la sua vita non facile, la grande storia
d’amore e di dolore. Ottimo intreccio di trama, buon noir, prosa eccellente e
film bellissimo: il Marlowe di Mitchum credo rispecchi l’autore. Un uomo molto
sensibile al fascino femminile ma con gli occhi disincantati davanti alle
donne. Ricordiamo un brano: “Siete
fantastico, così coraggioso, così risoluto, così disposto a lavorare per pochi
quattrini. Tutti vi prendono a manganellate in testa, vi strangolano, vi
spaccano la mascella e vi riempiono di morfina, ma voi continuate a tirar dritto
come se niente fosse finché li avete fatti fuori tutti. Ma com’è che siete così
straordinario?” “Avanti” io
grugnii. “Dite tutto”. Allora Anne
Riordan disse con serietà: “Avrei voglia
di essere baciata, accidenti a voi!”. Sì, ricordatelo sempre, Marlowe
davanti alle belle donne grugnisce spesso e volentieri. Non è imbarazzo, solo
disincanto!
Totale: ****1/2/5
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