Film
n. 16
Inserzione pericolosa (Single
white female)
di Barbet Schroeder
con Bridget Fonda, Jennifer Jason Leigh
Quando
una, dopo aver cacciato il fidanzato ed in cerca di cambiamenti, sta per mettersi
in casa una sconosciuta coinquilina bisognerebbe ci pensasse due volte.
Soprattutto se abita alla 73a strada di New York in un enorme
palazzo semideserto e d’inquietante raffinato
stile liberty. E' l'Ansonia Palace, meraviglioso visto da fuori (ci sono andato apposta!). Viverci dentro un incubo!
In questo desolato scenario l’arrivo della giovane che ha risposto alla sua inserzione le sembra un insperato raggio di sole.
In questo desolato scenario l’arrivo della giovane che ha risposto alla sua inserzione le sembra un insperato raggio di sole.
S’assomigliano,
ma all’inizio non lo si nota, scena dopo scena la somiglianza aumenta: vestiti,
capelli e trucco. Anche i profumi: sembra di avvertirli! Il processo è
implacabile, fino a farci apparire davanti un’inquietante doppio. Allison, stranita
ritorna sui suoi passi, rifiuta i cambiamenti. Non si accorge che Hedra, la sua
“ospite”, si sta allargando un po’ troppo, sta insinuandosi nella sua vita.
Anche lo spettatore, ingannato dal sottile gioco di specchi, rimane disorientato. Il finale mozzafiato lo colpisce allo stomaco, ma lo lascia appagato: tutto torna. Non è cosa comune che accada, ma questo film è un piccolo gioiello di suspense e un thriller modello ad orologeria. La paura s’insinua dentro in modo subliminale e quando esplode ti prende alla gola.
Anche lo spettatore, ingannato dal sottile gioco di specchi, rimane disorientato. Il finale mozzafiato lo colpisce allo stomaco, ma lo lascia appagato: tutto torna. Non è cosa comune che accada, ma questo film è un piccolo gioiello di suspense e un thriller modello ad orologeria. La paura s’insinua dentro in modo subliminale e quando esplode ti prende alla gola.
Uno
dei migliori film sul doppio, tema affrontato anche da altri registi, ma con
meno originalità. Qui tutto sorprende. L’ambiguità è diffusa, nei gesti, nei
volti, nelle azioni, a volte morbose e la morbosità, si sa, distrae ed eccita i
guardoni.
Le
due protagoniste fanno a gara con una recitazione essenziale e molto efficace,
la Leigh supera se stessa nel cercare l’inquietante somiglianza con la Fonda.
Il
palazzo è davvero splendido. Qualche anno fa andai a ammirarlo. Devo dire che
la fotografia del film lo esalta; a
volte la realtà è un tantino più povera dell’invenzione.
Il
film regge alla seconda ed anche alla terza visione. Significa che le scene e
le inquadrature sono ricche, ma non sovrabbondanti. Ogni volta ho scoperto
nuovi particolari significativi. Da vedere e rivedere.
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