Un mestiere difficile
Sembra facile …
fare il detective in
Toscana!
Detective suo malgrado Corto,
skipper viareggino non vorrebbe parlare delle sue indagini. Forse ha ragione.
Basta guardarsi intorno: il commissario Biagini, il maresciallo Puccinelli, il
maresciallo Miglietta, il commissario Arcieri, l’investigatore privato Arturi,
il commissario Bordelli, il barrista Viviani, il questore Giusti … ma quanti sono a combattere il delitto in
Toscana?
Io però avevo deciso di continuare a cercare le radici
del genere giallo in toscana. Ovviamente Corto il
mio detective viareggino è una pietra miliare. L’ho ritracciato, una sera di
fine agosto, al tramonto, nello chalet “da Pippo” il quasi bar della pineta di
levante che ospita lui e i suoi amici.
Tralascio saluti, convenevoli e negoziazione, per
convincerlo m’è anche toccato pagare una specie di merenda (quasi una cena) a
il Bestia e a Geco.
Che effetto ti fa
essere un detective soft boiled?
Effetto? Ad essere "soft" ci sono costretto. Mica posso pigliare a
cazzotti i miei sospettati: sono clienti e ricchi parecchio: te non ti potresti
permetter d’affittare per un mese una Perini di 36 metri! E poi via, siamo in
Versilia! Ironia e sarcasmo sono l’unico metodo per risolvere i misteri.
Così sei convinto di
avere un metodo?
Sì, ma mi ci è voluto un po' per capire cosa avevo fatto.
Ti spiego. Quando finii l’indagine de La
Delta velata lessi che qualcuno aveva detto che era un “giallo anomalo”. Confesso che ero
impreparato, ci sono rimasto anche male: a me anomalo non me l’aveva detto
nessuno! Al massimo, animale. Questa invenzione dell’editore mi ha fatto
riflettere. Non era un giallo classico, non era nemmeno un noir, né tantomeno
un thriller, forse un hard boiled. Sì, di questo genere era decisamente
parente...
Corto, tu sei uno
skipper detective, vorresti confrontarti con Philip Marlowe?
No. Assolutamente, ma Raymond Chandler è
una delle mie letture preferite. Confesso che Marlowe è il mio modello anzi è un mito per me...
Solo che io sono di Viareggio, non di
Los Angeles.
Vedi che non regge.
Aspetta. Mica ti ho detto che le mie indagini sono
hard boiled.
Si parlava solo de La Delta velata.
Ci sono anche altre storie. La seconda indagine, ne L’oro
degli aranci, due raccolte di racconti Viareggio
piccoli delitti imperfetti e I misteri della terza luna. Poi c’è quella a
Istanbul, la più pericolosa: EIKONES. Le mie avventure,
mi piace di più chiamarle così …
Finalmente lo confessi!
Allora t’immedesimi in Corto maltese
Ma che
sei grullo, che hai capito?! “Corto” è un soprannome che mi mise il Bestia, quando s’era piccoli. O
meglio quando io ero piccolo, che lui era già grosso. Io le ritengo avventure
per un altro motivo. Se hai una fidanzata a cui tieni e ti capita di andare con
un’altra, bada bene una volta sola, e poi ritorni da lei, di un’avventura si
tratta, no? Lo stesso se uno fa l’impiegato in comune e lo skipper e gli capita di fare un’indagine … è un’avventura.
Mi sembra tu esageri:
impiegato al catastoeguale a skipper, via!
Ho detto
skipper, ma vorrei vedere te avere a che fare col Gentileschi, il mio armatore
lucchese. Il mito, la magia di Escondida? Chi l’ha mai visti. Comunque sia è il
mio lavoro, come dicevo, alla fine dell’indagine lascio il merito a Ginko
(anche se all’agente capo Ratti non ci crede nessuno!) o a Miglietta (che ci ha
fatto carriera!) e ritorno a fare il mio mestiere. Questa è un’altra ragione
per cui le mie indagini, ora lo
capirai anche te, sono soft boiled.
Soft boiled?
Praticamente uova alla coque!
Sì, bravo.
Però ce ne corre da un
uovo bollito per otto minuti. Quello, se lo getti a terra, rimbalza: come
Philip Marlowe. Più lo pesti, più s’incattivisce...
E' bene che ti spieghi le analogie e le differenze tra
il genere hard boiled e quello soft boiled. Io
e Marlowe siamo tutti e due investigatori, io lo faccio per “caso” Lui per
necessità (non potrebbe fare altro). Tutti e due siamo un ponte tra le persone
di basso profilo sociale e l’alta borghesia.
Chiamale analogie!
Il sarcasmo un po’ al vetriolo ci accumuna, solo che
Marlowe è reso cinico dalla vita, mentre io, nato toscano, vivo a Viareggio,
dove, se non pratichi sarcasmo, ti pigliano per il culo.
Ti sembra un paragone
corretto? Confondi la psicologia con la genetica!
Marlowe ha subito una mutazione genetica: è dura
sopravvivere a Los Angeles. Se fosse vissuto in Toscana sarebbe stato diverso.
Lasciami finire. Delle battute ne abbiamo parlato... Ah, la violenza: Marlowe
le prende e le da, io non uso mai le mani, solo la lingua. Ferisce con le sue
battute. Marlowe, invece, usa le sue battute come minacce...
Tutto qui?
No. Ci sono le donne. Marlowe le incontra, le prende,
le lascia, con dolore e nostalgia, ma melanconicamente le lascia. Io, vedi,
sarei fondamentalmente monogamo, anche se, visto chi piaccio un casino, a volte
sono tentato! Ma credimi una sola donna è la condizione necessaria per essere soft,
leggero. Infine gli amici. Marlowe non ha amici: è un solitario incattivito
dalla solitudine. Io ne ho troppi, quasi tutti di basso profilo sociale, invadenti,
ma fondamentalmente buoni. A volte vorrei fuggirli, non averli d’intorno, non
essere ammirato da loro... ma mi dura un momento, sai sono un po’ vanesio.
Leggerezza, ironia,
amici, sarcasmo: sono questi i caratteri del soft boiled?
In
più c’è il lettore. Il metodo soft boiled è la mia risposta
agli ultimi grandi best sellers dove il lettore NON DEVE ragionare, ma solo
essere continuamente preso a cazzotti nello stomaco. Meno ragiona più la storia
ne esce indenne! Nelle mie storie il lettore sta lì dentro, accanto a me, a
scoprire trame e psicologia: è davvero lector in fabula.
L'immagine è semplicemente stupenda!
RispondiEliminaSolo l'immagine?
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