N. 14
Jules Maigret
(figlio di George Simenon)
Biografia essenziale
Jules
Maigret nasce nel 1887 a Saint-Fiacre un piccolo
villaggio immaginario nelle campagne dell'Allier. Il padre, Evariste, svolge la
professione di amministratore del castello di Saint-Fiacre
e il piccolo Jules assimila la cultura agricola. Entrato in polizia fa la gavetta: svolge servizio pubblico nelle
strade, è agente della Buoncostume e lavora
come segretario nel commissariato del quartiere Saint-Georges. Dopo un po’
entra nella Brigata Speciale, di cui passato qualche anno, grazie alle sue brillanti
indagini, diventa il capo.
Carattere e psicologia
E’
caratterizzato da corporatura massiccia e muscoli robusti, ereditati dalla sua
origine contadina; spalle larghe, aspetto distinto, ma indole burbera. Amante
della cucina semplice e genuina, bevitore
d'abitudine e accanito fumatore di pipa. Maigret segue una regola
fondamentale di vita: comprendere e non giudicare, perché ci sono soltanto
vittime e non colpevoli. Ma non è indulgente: è invece severo. Spesso
si chiude nelle sue riflessioni, mostra carattere
scontroso e a tratti irritabile. Ritrova la tranquillità solo con l’affettuosa
moglie Louise.
Tutto questo lo fa apparire molto umano, come i suoi vizietti: la pipa, il bicchierino ristoratore (per stimolare la riflessione) e i buoni cibi. Metereopatico: burbero e scontroso se piove, soddisfatto e ottimista se fa bel tempo, ma soprattutto odia il freddo.
Tutto questo lo fa apparire molto umano, come i suoi vizietti: la pipa, il bicchierino ristoratore (per stimolare la riflessione) e i buoni cibi. Metereopatico: burbero e scontroso se piove, soddisfatto e ottimista se fa bel tempo, ma soprattutto odia il freddo.
Abilità
Capace e
dedito al suo lavoro. Un uomo ordinario, normale, prevedibile nel quotidiano
familiare e nei suoi piccoli vizi, ma tenace, attento e poco influenzabile. Non ama usare le
armi e i metodi violenti. I suoi interrogatori sono però da manuale: pressione
senza pause per far confessare gli imputati per sfinimento: l'alternarsi per ore e ore di seguito dei
collaboratori che ripetono ossessivi sempre le stesse domande. A volte di terzo
grado ce ne sono due in parallelo. Se l’indagato non cede (può accadere) niente
problemi: Maigret sa che lo sforzo è comunque servito a comporre il puzzle.
Metodo
Abduttivo
a immersione totale. S’immedesima nelle atmosfere dei luoghi in cui i delitti
sono stati commessi e, lasciandosi guidare dal proprio istinto, cerca di comprendere la personalità e l'umanità dei
diversi personaggi di un caso criminale, sino al punto, talora, di arrivare a
giustificare il loro comportamento e a cambiare la sorte a cui sarebbero andati
incontro.
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