N. 32
Don Matteo
(figlio di Enrico Oldoini)
Biografia essenziale
Don
Matteo Minelli-Boldrini, dopo esser stato per anni missionario in molti paesi
latino americani, pericolosi e selvaggi, torna a Gubbio come
parroco. Pronipote più dinamico di un prete inglese, certo Padre Brown, non perde occasione per aiutare i carabinieri
nelle indagini su delitti efferati. Tra i “carabba” c’è il maresciallo
Cecchini, di origini siciliane, grande amico di Don Matteo che cerca di
nascondere il fondamentale aiuto del prete agli occhi dei capitani Anceschi
prima, e Tommasi poi, che preferiscono non avere interferenze nel loro lavoro.
Partecipano inoltre alla vita della canonica anche la perpetua Natalina e il
sagrestano Pippo.
Carattere e psicologia
Paterno,
riflessivo e attento: conosce tutti in parrocchia e anche altrove. Non si vergogna
di niente e s’intrufola senza pudore nelle indagini altrui. Il suo obiettivo (salvare
l’anima del colpevole) non ammette compromessi. Mantiene a oltranza il segreto del
confessionale. E’ apparentemente riservato sui fatti personali dei comprimari (soprattutto
del maresciallo Cecchini), ma di fatto agisce, per il bene di tutti, nell'ombra.
Abilità
La
vita avventurosa di missionario ce lo certifica come esperto di equitazione (ma nel suo passato c'è anche Trinità!),
motociclista alla Easy Rider, pugile (tira, raramente ma duri, cazzotti), giocatore a
scacchi (l'avversario è però scarso) e soprattutto sa andare in bicicletta: povera city bike nera carenata e freni a bacchetta (forse Bianchi classic): la sbatacchia sui muri
e la tormenta sulle scalinate di Gubbio che affronta con pose da motocross!
Metodo
Utilizza
al meglio la sponda Cecchini. Il maresciallo interagisce molto con lui: fornisce informazioni e ne ricava interpretazioni. Sembrerebbe
un fine abduttivo, ma le prove a cui è sottoposto
non sono molto difficili, per cui riesce sempre ad arrivare un attimo prima dei
carabinieri a far raccolta, tramite una confessione strappalacrime, di anime pentite.
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