n. 35
Fabio Montale
(figlio di Jean Claude Izzo)
Biografia essenziale
Di genitori italiani, è nato e cresciuto a Marsiglia.
Adolescenza delinquenziale insieme a due amici: furti e piccole rapine a mano
armata. L’ultima finisce male. Pentito, ma anche preoccupato d'essere arrestato, si arruola nella Legione. Anni dopo, tornato da
Gibuti, diventa poliziotto. Marsiglia,
che odia e ama, è il suo universo. Ne percepisce gli umori, i sapori, i colori,
i dolori e le dannazioni. Ammaliato, la vive con sofferenza, ma non è
rassegnato.
Carattere e psicologia
Ride poco, anzi per niente. Bello,
fascinoso, ma sciupa femmine. I suoi amori perduti (parecchi)
sono per lui un cruccio dolente. Sa che gli succederà di nuovo ...
Portato alla pigrizia, ama molto pescare: ha una casetta sul mare a sud della città e una piccola barca. Mangiare il suo pescato, accompagnato da buoni vini, spesso rosati, è per lui una goduria. Non gli piace sparare e neppure gli garbano i conflitti. Si dedica alla mediazione con la comunità araba. Questo gli ha procurato emarginazione nella polizia. Ha uno spiccato senso della giustizia e non sopporta i poliziotti (spesso suoi vicini colleghi) corrotti. Non è felice, anzi, è border line con la disperazione esistenziale più nera. Agisce e non si ferma di fronte a niente: è un modo “per mantenersi in vita”.
Portato alla pigrizia, ama molto pescare: ha una casetta sul mare a sud della città e una piccola barca. Mangiare il suo pescato, accompagnato da buoni vini, spesso rosati, è per lui una goduria. Non gli piace sparare e neppure gli garbano i conflitti. Si dedica alla mediazione con la comunità araba. Questo gli ha procurato emarginazione nella polizia. Ha uno spiccato senso della giustizia e non sopporta i poliziotti (spesso suoi vicini colleghi) corrotti. Non è felice, anzi, è border line con la disperazione esistenziale più nera. Agisce e non si ferma di fronte a niente: è un modo “per mantenersi in vita”.
Abilità
Tenace, ostinato, sa
anche nuotare controcorrente. Sensibile ai drammi degli altri cerca di aiutare
chi merita, non chi ha commesso delitti senza motivo. Conosce Marsiglia e la sua fauna di derelitti
e delinquenti come le sue tasche. Questo non sempre lo aiuta, infatti ne è
spesso coinvolto.
Metodo
E’ improprio parlare
di metodi investigativi. Fabio non è un detective, ma si muove come un
segugio. E’ uno sbirro e segue le
tracce secondo le classiche procedure, ma(spesso) riesce a capirne le sfumature
più tenui. A volte invece non si sofferma e intorno a lui si spara. Nessun
proiettile lo colpisce.
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