martedì 21 agosto 2012

Galleria gialla (35)




n. 35
Fabio Montale
(figlio di Jean Claude Izzo)

Biografia essenziale
Di genitori  italiani, è nato e cresciuto a Marsiglia. Adolescenza delinquenziale insieme a due amici: furti e piccole rapine a mano armata. L’ultima finisce male. Pentito, ma anche preoccupato d'essere arrestato, si arruola nella Legione. Anni dopo, tornato da Gibuti, diventa poliziotto.  Marsiglia, che odia e ama, è il suo universo. Ne percepisce gli umori, i sapori, i colori, i dolori e le dannazioni. Ammaliato, la vive con sofferenza, ma non è rassegnato.
Carattere e psicologia
Ride poco, anzi per niente. Bello, fascinoso,  ma   sciupa femmine. I suoi amori perduti (parecchi) sono per lui un cruccio dolente.  Sa che gli succederà di nuovo ...

Portato alla pigrizia, ama molto pescare: ha una casetta sul mare a sud della città e una piccola barca. Mangiare il suo pescato, accompagnato da buoni vini, spesso rosati, è per lui una goduria. Non gli piace sparare e neppure gli garbano i conflitti. Si dedica alla mediazione con la comunità araba. Questo gli ha procurato emarginazione nella polizia. Ha uno spiccato senso della giustizia e non sopporta i poliziotti (spesso suoi vicini colleghi) corrotti. Non è felice, anzi, è border line con la disperazione esistenziale più nera. Agisce e non si ferma di fronte a niente: è un modo “per mantenersi in vita”.
Abilità
Tenace, ostinato, sa anche nuotare controcorrente. Sensibile ai drammi degli altri cerca di aiutare chi merita, non chi ha commesso delitti senza  motivo. Conosce Marsiglia e la sua fauna di derelitti e delinquenti come le sue tasche. Questo non sempre lo aiuta, infatti ne è spesso coinvolto.
Metodo
E’ improprio parlare di metodi investigativi. Fabio non è un detective, ma si muove  come un  segugio. E’  uno sbirro e segue le tracce secondo le classiche procedure, ma(spesso) riesce a capirne le sfumature più tenui. A volte invece non si sofferma e intorno a lui si spara. Nessun proiettile lo colpisce.

Nessun commento:

Posta un commento