mercoledì 9 settembre 2015

Il film noir (03)

Il film noir




Per gli oscuri sentieri dell’anima

(03)
Le influenze (parte I)
Fin qui abbiamo parlato di forma stilistica, è un aspetto importante, ma era solo un modo d'introdurre l'argomento. In realtà il discorso è molto più complesso e articolato. Innanzitutto dobbiamo esaminare le influenze sul cinema americano di quegli anni.
Il punto di riferimento (secondo la già citata critica cinematografica francese) è Dark Passage (in Italia La fuga). E' punto di parte e d'arrivo, per arrivarci e ripartire da lì, faremo un percorso d'analisi storica




Fu definito film "noir" dando così il nome al genere, ma ha anche altri pregi: recitazione, fotografia e sceneggiatura. La cinepresa che nella prima parte ci mostra  il punto di vista di Bogart (lui appare con le bende dopo mezzora e senza dopo quasi un'ora) è un'invenzione geniale e innovativa. Ma lo sono anche i chiaroscuri, i contrasti di luce, le angolazioni.





Come si era arrivati a questo? Il cinema americano aveva subito alcune importanti influenze:

        I. Guerra e disillusioni del Dopoguerra 
     II. Realismo postbellico
 III. Registi transfughi dalla Germania 
 IV. Scuola scrittori hard-boiled 

Esaminiamole una alla volta.
La guerra e le disillusioni del Dopoguerra
Nel '39 l'America è appena uscita dalla crisi economica del '29. Non vorrebbe altri sacrifici, soprattutto non vorrebbe entrare in guerra. Non nega aiuti all'Inghilterra, ma nel '40, nonostante la Battaglia d'Inghilterra sia in bilico, non interviene. C'è costretta l'anno dopo quando i giapponesi attaccano Pearl Habour. Gli americani sono presi più da sconforto che da entusiamo interventista.
 
A.     In periodi di depressione i film  tengono su il morale





Meglio se basati su storie un po' fantastiche, meglio ancora se di genere poliziesco con un po' di mistero. L'eroe solitario (Sam Spade è un "lone wolf") rende fiducia a chi la sta perdendo. (1941).


B.     Necessità di fare propaganda di guerra




Oltre a film bellici,  si ricorre anche a storie di spionaggio, tratte da romanzi coinvolgenti, per accentuare la detestabilità del nemico. Qui gli odiati giapponesi (1942).

C.     Già prima del dopoguerra  si accentua l’umore sarcastico (cinico)




Ma anche prima. Ormai è chiaro: occorre ancora uno sforzo e poi tutto sarà finito. Ma non sarà una passeggiata, né si spera di ritrovare l'ingenuo ottimismo dei film del '38. Una storia cinica, che biasima l'avidità e l'egoismo borghese dei due protagonisti. Il messaggio palese è "il delitto non paga", quello occulto è un appello alla partecipazione, anche emotiva, alla fine del conflitto. (1944). 

Realismo postbellico
Nel '45 si avverte in ogni paese coinvolto nel conflitto, un clima diverso. L'incubo è finito e la gente è satura della retorica bellica. I motivi ispiratori di questa richiesta di realismo sono molti, qui ne riporto solo tre, riferiti come aneliti di rinascita.
 
A.   una sensazione di ripresa



Il film è da considerare come una metafora di questa voglia di cambiamento. L'indagine sulla morte del personaggio, che si lascia trovare e uccidere dai suoi killers (appunto) può essere considerata la trasposizione filmica dell'autoanalisi che i mass media conducevano negli USA di quegli anni per cercare di capire "perché?". (1946).

B.   in accordo con l’umore  degli USA





Consapevoli di esser un punto di riferimento morale (non volevamo ma poi la Guerra ci ha visto partecipanti e vincitori!) gli americani esprimono attraverso film dolenti, ma combattuti, questa consapevolezza. (1946)
C.   il desiderio  di più  ferma onestà




Bisogna arrivare alla verità e alla giustizia! Bisogna riportare ordine e moralità. L'onestà paga, il delitto no! Questo film rappresenta tutta la tensione morale che permeava la classe intellettuale statunitense in quegli anni. (1948).

La psicoanalisi

Motivazione irrazionale all'azione delittuosa: la trama si arricchisce di luoghi oscuri, quelli dell'anima. Leave Her to Heaven (1945) è un esempio di Dark lady Paranoica.


Tecniche d'ipnosi e messaggi subliminali: si modificanole tecniche di ripresa tradizionale e se ne inventano di nuove.




Citizen Kane (1949) è ancora oggi studiati nelle scuole e nei master di cinema per le innovazioni introdotte nelle tecniche di ripresa. Mi riferisco al Piano sequenza iniziale.


(03 - segue)

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