Attenti a
quelle due!
Lo specchio noir nel cinema
Gemelle e delitti
Parte I
Panoramica inquietante
Eccole, appaiono sulla scena, dal nulla, tenendosu per mano. Non sono le gemelle Kessler da piccole, non danzano e
neppure si muovono. Assolutamente
immobili e inquietanti, ti fissano spudorate e impertinenti dal fondo di un corridoio. E' il fondo della tua anima, lo spettatore ci si specchia attraverso quegli sguardi. Le due bimbe preannunciano
un fiume di sangue e apparizioni demoniache. Sono le gemelline che "appaiono" in Shining, trascinandoti nell'icubo.
Il tema del "doppio" è uno dei più sfruttati nel mito, nella
letteratura, nell’arte, nell’antropologia, nella filosofia e nella
psicoanalisi.
E nel cinema? Il doppio è uno dei temi più
amati anche dal linguaggio cinematografico, essenzialmente per due motivi. E'
una bella sfida. Si ricordi ad esempio il Dr Jekyll e Mr Hyde con cui si sono
cimentati Fredric March e Spencer Tracy. Gli attori possono, interpretando un "doppio", triplicarsi.
Ci sono anche motivi tecnici; il cinema è una
fabbrica di illusioni, può affrontare il tema del doppio con effetti suggestivi
di moltiplicazione dei personaggi. In questo gioco hanno un ruolo fondamentale
gli specchi. Ne La signora di Shangai Orson Welles ne usò a decine.
Ma, senza arrivare a questo eccesso, provate a
immaginare a cosa può accadere se si hanno due gemelle e due specchi sulla
scena. "Chi è quale?" la
domanda che attraversa la mente senza trovare risposta.
Ma forse il motivo principale di tanta passione
per il "doppio" è che il cinema, per tanti aspetti, ricorda il
meccanismo del sogno; questo ne spiega la predilezione per tutte le forme di
sdoppiamento.
Non voglio qui citare, figuriamoci esaminare,
tutti film in cui compare il tema del doppio, ci si farebbe notte e ce ne
dimenticheremmo qualcuno. Sono infatti tantissimi e appartenenti a tutti i
generi cinematografici. Ho scelto quelli più vicini al noir e più connessi al
tema delle gemelle. Gemelle uguali alla vista, ma completamente diverse nel
carattere. Un vero errore della natura, un mostro che genera delitti.
Arriviamoci per gradi.
In Vertigo
(o La donna che visse due volte,
brutto titolo italico che fa spoiler
alla trama) di Hitchcock, è meglio
parlare di “doppio apparente” perché il raddoppiamento di Judy nella bionda
Madeleine non è solo frutto di una creazione alla Pigmalione, come alcuni
soloni accademici sostengono. E' una possibile interpretazione, ma non la sola;
forse è solo la più facile, ma, per me, la meno convincente. Io credo sia un "doppio
apparente" perché anche la stessa Judy, dopo esser stata prezzolata per
essere Madeleine, si è invaghita di Scottie e vuole esserlo di nuovo: di fatto è rimasta posseduta dalla donna che
ha così bene interpretato.
Ma non si tratta di gemelle. Non sono gemelle
neppure le due ragazze di Inserzione pericolosa (Single White Female).
All'inizio non si assomigliano neppure, ma
scena dopo scena, particolare dopo particolare, le differenze si assottigliano
e alla fine sono identiche. Solo che una è una psicopatica assassina e cerca di
sostituirsi all'identità dell'altra, o sovrapporsi.
La giovane padrona di casa reagisce solo dopo
aver rischiato la vita; ma che cosa fareste voi se qualcuna rispondesse a un
vostro annuncio e, dopo pochi giorni che le avete affittato una camera, vi
rendeste conto che si tratta di una persona che vi somiglia come una goccia
d’acqua, assolutamente identica a voi ma cattivissima?
Non sono gemelle neppure Matty Walker e Mary
Ann Russel che Kathleen Turner interpreta magistralmente in Brivido
caldo (Body Heat), per mettere nei guai il tontolone di avvocato
(William Hurt) che ha sedotto per indurlo a fare quello che lei vuole. Un
remake originale de Il postino suona sempre due volte, torbido e intrigante ma il
dramma è solo dalla parte di chi subisce il "doppio".
Nella prossima puntata state attenti a quelle due, sono gemelle vere, ma qual è la cattivissima?
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