Sceneggiati in giallo e nero
Un morto al giorno ... ma che sia
italiano!
Mini rassegna storica e critica della
fiction seriale "italiana DOC"
(07)
Maresciallo Rocca 1996
- 2005
Il maresciallo Rocca è una fortunata
serie televisiva prodotta dalla RAI e dalla Solaris
Cinematografica (dei fratelli Arié, molto legati a Gigi Proietti) nel 1995. Fu
trasmessa in cinque stagioni, 28 episodi, tra il 1996 e il 2005. Iniziò con RAI
2 ma il successo ottenuto la fece passare a RAI 1.
In
questi anni si consolida, per le fiction gialle tv, la disgraziata proporzione
del 40% - 60%. E' la proporzione, richiesta
con autorità e capestro contrattuale a soggettisti e sceneggiatori, tra parte
indagine e vita privata dei protagonisti. Un sciagurata ricetta per ottenere
l'audience degli anziani, ormai maggioranza tra gli ascoltatori.
Capite
bene che, con un tale plot base, parlare di gialli è un
po' bizzarro (sui siti di cinema e fiction è classificato "genere
giallo"!), ma questo è quello che passava e passa il convento e
soprattutto gli sceneggiatori ammaestrati eppur tenuti al guinzaglio dalla RAI!
Alla fine di ogni puntata ci si preoccupa più del mal di pancia di un
personaggio "della famiglia" che del povero morto ammazzato!
Giovanni
Rocca è un sagace ("furbetto" e molto simpatico, un
"giggione" alla Proietti) maresciallo dei carabinieri, che lavora in
una caserma di Viterbo. Vedovo da molti anni, ha tre figli: Giacomo, Daniela e
Roberto.
Le sue indagini coinvolgono spesso la sua famiglia, ma grazie al suo
intuito, il maresciallo fiuta sempre la pista giusta, riuscendo a proteggere i
suoi cari e assicurando i criminali alla giustizia. L'episodio che segnerà
profondamente la prima serie sarà la morte prematura del carabiniere Antonio
Fait, uno degli uomini migliori di Rocca, ucciso da una banda di trafficanti di
droga.
E'
coadiuvato da validi appuntati e brigadieri. Nella foto Sergio Fiorentini, nei
panni del brigadiere Alfio Cacciapuoti, un po' fuori età per fare il
carabiniere, ma pur sempre un grande attore! tanto Bravo che la Pivetti, anni
dopo, lo vorrà con sé a provarci ancora, ma come poliziotto.
Come
si è detto, a beneficio delle telespettatrici in età e desiderose di
romanticismo, non manca l'amore: il
maresciallo, infatti, comincia subito una relazione con la farmacista
Margherita (una Sandrelli matura, ma piacente), dividendosi fra lei, la
famiglia e il lavoro.
La
Sandrelli alla fine della terza serie, stufatasi, decide di saltare in aria con
l'auto. Si capisce come mai, poi, l'attrice viareggina abbia mostrato di avere
tanta cura per le sue ossa! Nella quarta arriva a sostituirla con brio
(vent'anni più giovane!) Veronica Pivetti.
Il
nome del personaggio (una maestra) è Francesca. Si sposerà con Rocca alla fine
della quinta stagione.
Come
avrete capito e come ho premesso le vicende familiari e sentimentali rubano la
scena alla trama gialla e all'azione. Secondo me la impantanano in paludi
melensi o melò. Sabbie mobili da cui il giallo tv ormai non riemerge più.
Ma
così il maresciallo perde il ritmo!
Quando Proietti deve impugnare la pistola lo fa malvolentieri, si sente
impacciato: lo si vede dal suo sguardo imbarazzato assai! E da come, ahimè,
impugna la pistola!
Termino
con la trama della quinta e (ufficialmente) ultima stagione, così capirete
meglio quanto ho affermato.
Il
maresciallo, che convive con Francesca (la Pivetti) avvia una bella amicizia
(che diventerà qualcosa di più) con la dottoressa Solimeni, un medico legale.
Francesca ne sarà gelosissima e per ripicca anche lei si rende molto
disponibile con un nuovo maresciallo. I figli: Daniela partorisce la piccola
Alice, Giacomo decide finalmente che cosa fare nella vita e sceglie di diventare
carabiniere come suo padre e Roberto entra in seminario! (Mamma, Patria
e Dio!).
Il maresciallo, chiusa la storia con la Solimeni, si rompe una gamba in un
incidente domestico e si trasferisce da Francesca, anche lei tornata single.
Alla fine Rocca e Francesca si sposano, non prima però di un altro incidente
domestico, in cui stavolta sarà lei a rompersi una gamba. Credo che nelle intenzioni
degli sceneggiatori questo dovesse far ridere. A me viene da piangere.
Nel
2008 c'è un miniserie (solo due puntate ambientate a Roma) su cui preferisco
sorvolare.
Il
maresciallo Rocca aveva un secondo lavoro, in perfetto conflitto d'interessi,
come insegnava il padrone dell'altra rete. Nel 1997 Gigi Proietti ogni tanto si
toglie la divisa e diventa avvocato per Mediaset: L'avvocato Porta. Lo
affianca, statuaria, Ornella Muti. Successo medio, senza lodi.
Da citare, ma solo per dovere storico, Linda e il brigadiere con Nino Manfredi del 1997. Pe nonne accompagnate dai nipoti sotto i dieci anni.
Da citare, ma solo per dovere storico, Linda e il brigadiere con Nino Manfredi del 1997. Pe nonne accompagnate dai nipoti sotto i dieci anni.
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