giovedì 10 marzo 2016

Articolo da censurare

 Un confronto improponibile:
Montalbano versus Don Matteo
Altro che convergenze parallele!
Qui si fanno divergenze ...


Domenica scorsa, su LA LETTURA, supplemento culturale del Corriere della Sera, ho letto un articolo a firma di Roberto Costantini che fin dal titolo mi ha fatto rizzare il pelo: A Montalbano farebbe bene un tabù. "Che significa, che vuol dire, dove vuole andare a parare?", mi son detto. Non capivo. Il sottotitolo era ancora più fuorviante: "Il successo del personaggio creato da Andrea Camilleri e di <<Don Matteo>> riflette un legittimo desiderio di intrattenimento, ma forse c'è spazio per serie che tocchino temi di solito esclusi dai palinsesti." Perché i caporali sul nome del prete? Perché parla del commissario di carta e non di quello tv? Di domanda in domanda, mi è nato insinuante il sospetto che Roberto Costantini conoscesse molto poco Salvo e solo un tantino Don Matteo.
Non volevo stare a farla lunga, né intervenire, di pennivendoli che pensano d'essere figli culturali di Umberto Eco ce ne sono tanti. Avrei tralasciato se non fosse per una frase che giudico offensiva per gli amanti del giallo e della fiction televisiva. Io sono tra quelli.
"Nelle storie interpretate da Luca Zingaretti e da Terence Hill non c'è mai un vero assassino. Non conta l'indagine ma tutto il resto." 
Eh no! Questo è intollerabile. Può essere argomento di discussione su Don Matteo e si potrebbe riparlare della regola del 40% - 60% imposta agli sceneggiatori. Regola non applicata ai romazi di Camilleri. L'argomento non esiste se riferito a Salvo Montalbano. Nei gialli di Camilleri, narrati con piacevole  scorrevole affabulazione e sapiente tessitura della trama, l'assassino c'è, ed è sempre "malefico", minaccioso  e perfido. L'impegno socio politico di Camilleri non si discute e la Rai non ha cambiato una virgola, ne ha, semmai, esaltato e sottolineato alcuni aspetti.
Raffrontare i due personaggi di successo della Rai non è cosa da fare. Ce lo vedete voi Salvo in bicicletta, o Don Matteo a strafogarsi di arancini? No, lasciamo a Salvo la nuotatina mattutina e a Don Matteo la cucina parca, e salutare, di Natalina.


Li accomuna solo un'audience milionaria, per il resto sono diversi e divergenti. Caro Roberto, non mi leggerai mai, ma ti scrivo lo stesso, non fosse altro che prima, come me, eri ingegnere e saggista con Franco Angeli. Prima di commentare, le cose vanno studiate, analizzate e riflettute, non te l'aveva raccomandato il dr. Angeli? Mentre ti rilassi dalla scrittura dei tuoi thriller, su questo blog potresti trovare un primo piccolo aiutino. 
Mi meraviglia, infine, la redazione di La Lettura. Un pezzo così è da Novella 2000! Anche se la firma è conosciuta, controllare bisogna.

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