giovedì 3 marzo 2016

Pagine originali

Il giallo italiano oggi
una realtà d'eccellenza poco considerata


Qual è lo stato di salute del giallo italiano?

Domenica scorsa durante la terza giornata del Festival del Giallo a Pistoia mi sono trovato al tavolo degli "oratori" ( non quelli di Asimov!) insieme a Maurizio de Giovanni. Dal numeroso pubblico ci hanno chiesto, a piùvoci, la nostra opinione sullo stato di salute del Giallo Italiano. un argomento che da sempre è per me un nervo scoperto, infatti ne ho parlato a lungo e con numerosi post in questo blog.
Mi ha fatto molto piacere il commento di de Giovanni. Cito a memoria: "I gialli italiani (e gli autori) sono originali, pieni d'inventiva e soprattutto di qualità. I gialli nordici sono tutti eguali, quelli italiani tutti piacevolmente diversi...". Anche quelli USA, secondo me, ma non è questo il punto. Conosco di persona molti autori italiani, quindi non solo per le loro opere. Maurizio è uno di questi. Senza entrare nel merito dell'estetica dei suoi romanzi gli riconosco, e lo stimo per questo, sensibilità, attenzione al sociale, rigore, inventiva e coerenza (supportata da ricerca storica).  Tifa Napoli e io, che sono juventino (e anche "uomo di mondo": ho fatto il militare a Napoli!) non voglio stuzzicarlo!
I giallisti italiani vengono troppo snobbati dai lettori e, soprattutto, dagli editori. Si lancia un nuovo noioso romanzo "nordico" come fosse il nuovo vangelo e non si cura la distribuzione di un eccellente autore italiano.
Per cui si può dire che il giallo italiano sta morendo (o almeno langue) per eccesso di salute. In ogni caso è aggredito dai saprofiti stranieri. Cari lettori questo è il teorema. " Date dieci differenti storie, ambientate in dieci città diverse del profondo nord da autori nordici otterrete dieci storie eguali, apparentemente ambientate nella stessa città. Data una sola storia e dieci città, da dieci autori italiani otterrete dieci storie diverse... tutte godibili e imprevedibili)". per cui, andate in libreria e comprate sicuri autori italiani: sono spesso più conosciuti all'estero che in Italia, un motivo ci sarà...

Nessun commento:

Posta un commento