La figura dell'attore mendace come
personaggio prevalente della rete
(postilla un po' pop)
Credo che parlare di "attore mendace" non renda bene l'idea. La premiata ditta F&L scrisse un libro su "La prevalenza del cretino" e
Totò, più volte ci giocò con la sua solita geniale intelligenza: l'immagine che riporto
è di straordinaria sintesi. Spiega tutto. Anche Umberto Eco, il "più oltre"
di tutti, fece, qualche tempo dopo, fondamentali e colte precisazioni; senza
però nulla aggiungere alla geniale sintesi di Totò. Torno quindi sul tema della
prevalenza nel web di "attori" bugiardi che raccontano di essere
altre persone e provocano anche non poca perdita di tempo agli altri. Dei cretini,
insomma.
Nel suo saggio, Le leggi
fondamentali della stupidità umana, Carlo M. Cipolla affronta (con tanto di solidi teoremi) un
tema di grande interesse e attualità, in tempi come i nostri segnati da l'esplosione
del "cretino" in rete. Lo stupido, afferma cipolla, "è una persona che causa un danno a
un'altra persona o a un gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun
vantaggio per sé o addirittura subendo una perdita"; l'autore, avvalendosi
anche di un nutrito corredo di grafici e della consueta propensione alla scoperta di
uniformità che muove la ricerca degli economisti, definisce alcune Leggi Fondamentali
riguardanti la stupidità umana, da cui emerge la nostra sottovalutazione, da
una parte, del numero di individui stupidi in giro per il mondo e, dall'altra,
della loro pericolosità, e di come, inoltre, la probabilità d'essere stupidi
risulti indipendente da qualsiasi altra caratteristica umana.
Cosa accade se gli stupidi (sinonimo di cretini) entrano
in rete? Soprattutto se, come sta accadendo grazie a Facebook, arrivano in
massa e vestono altri panni?
Precisazione. Secondo Cipolla i cretini sono
equamente distribuiti in tutti i generi e in tutte le classi sociali, come pure
nelle professioni. Per cui avremo nonne cretine, bellone cretine, bruttine
cretine magazzinieri cretini, medici cretini, bancarie cretine e via dicendo in
egual misura. Sempre e comunque "a prescindere", è bene saperlo.
La faccenda degli imbecilli nel web non è di oggi e
neanche di ieri. Covava latente, ma è subito esplosa con l'avvento de pc e
subito dopo botto ancor più assordante con internet. Il pc è un amplificatore
delle capacità umane, fa crescere l'intelligenza, ma fa anche moltiplicare la
stupidità di chi lo usa. ce ne accorgemmo subito nel '92-'93 dello scorso
secolo praticando chat. Il fenomeno era appena all'inizio.
La rivista Time, nel 1984, proclamò il PC uomo
dell'anno. Non "le" bastò. Nel 2008, impunita e impenitente, proclamò
personaggio dell'anno il navigatore nel web. Non tenne conto che il web, agiva
anch'esso, d'accordo col PC come amplificatore.
Bisogna far due conti: tra i quasi otto miliardi di
abitanti di madre Terra c'è una grossa percentuale di cretini. Sempre stati, ma
prima del PC e del Web sparavano le loro castronerie al bar o all'osteria.
Spesso e volentieri, quelli peggiori, venivano chiamati "lo scemo del
villaggio". Se si trattava del farmacista o del macellaio nessuno osava,
comunque sia operavano in una cerchia ristretta che ne tollerava le prediche
"pro bono pacis"!.
Oggi una folla di innumerevoli cretini ha la
possibilità di esprimere le proprie opinioni sui Social Network. Tante di
queste opinioni raggiungono quote altissime di audience e beccano pure decine e
decine di "piacini" che neanche un gattino ci riesce. A maggior
disgrazia ci si mette la rete, è veloce, non offre tempo per riflessioni: le
reazioni sul Web sono fatte a caldo, a cazzata segue altra cazzata da parte di
un altro attore cretino o violenta reprimenda da parte di un eroe incavolato.
La democrazia della rete è sacrosanta, ma le
cazzate intasano la rete. Inoltre, orrore, la democrazia del Web dà un pulpito
al cretino come lo dà al premio Nobel e li mette sullo stesso piano. Le
discussioni si gonfiano di pareri idioti e scritti pure male, mentre Wikipedia, che potrebbe
("s'informi!"), dare informazioni, a causa dell'azione perniciosa dei
cretini, è ormai quasi disertata. Studiare è fatica.
Diceva Shannon (anche lui si alzava la mattina
generando teoremi e ci coglieva!) che l'eccesso d'informazione produce rumore e
non c'è filtro che tenga. O meglio predisporre un filtro sarebbe parecchio,
troppo, costoso. Se l'informazione è addirittura accompagnata e soverchiata
dalla disinformazione, non c'è speranza. Mi dispiace lasciarvi con questa
ferale sentenza, ma credetemi, in rete, "mala tempora currunt"! Un consiglio: evitate di confrontarvi coi cretini, vi dovreste mettere al loro livello e perdereste, sono troppo come sono, non fate gli eroi!
Mi piacerebbe ricevere commenti e aneddoti. Grazie
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