Il gufo giallo
recensioni di romanzi gialli
Giudizio 103
L'altro capo del filo
Andrea Camilleri
Sellerio
Di buone intenzioni è
lastricata la strada per gli inferi!
Parlare dei
migranti è un atto di coraggio, tanto di cappello a Camilleri. Parlare di Rocco
Schiavone, personaggio di A. Manzini, è una puttanata ("papale, papale":
una "marchetta" alla Sellerio). Il brodino molto allungato del testo
(si segue Montalbano nelle banali azioni quotidiane) è insipido. Il centesimo
romanzo di Camilleri è da dimenticare.
Per bocciare
il Maestro Andrea (ha un cv lungo e meraviglioso!) bisogna argomentare, portare
"prove provate" e soprattutto avere complicità. Per cui prima di
argomentare mi rivolgerò a un innocente, che è pure commissario, perché mi faccia da sponda.
Carissimo Salvo, sai quanto ti voglio
bene, sai anche che le tue storie hanno un posto di privilegio negli scaffali
della libreria di casa. Ho seguito dall’inizio (tutte, racconti compresi)
sempre con piacere le tue avventure, mi sono sentito a casa nel commissariato
di Vigata con te, Mimì, Fazio, Catarella e tutti gli altri. Sono persino venuto
a trovarti tre anni orsono. Casa tua a Punta Secca era chiusa, ma il "Commissariato"
lo trovai aperto. Adesso però a malincuore devo augurarti “buona pensione”. Sì,
dai le dimissioni e mettiti a riposo perché in questa ultima storia sei stato tradito
dal tuo autore. Ricorda ai lettori Rocco Schiavone che ha meno qualità di Catarella,
ma via! E poi racconta quello che fai in casa, passi per la doccia, ma la pipì!
Te ne devi essere accorto anche te. Sembra
infatti che tu abbia perso l’istinto di poliziotto che ti rendeva unico. Sarà
la stanchezza, sarà quella scassaminchia di Livia che ti ha spento il cervello
a forza di cavilli da stronza, sarà l’età che avanza. Presenta domanda per la
pensione, Salvo, vedrai che Bonetti
Alderighi, felice, ti agevolerà. Se ancora non avessi raggiunto l’età
pensionabile (un vaffa alla Fornero!) hai sempre la possibilità del
pensionamento anticipato prendendo un prestito in banca (decreto Nannicini) che
rimborserai con la pensione (che idea strepitosa la pensione da usare per
pagare un prestito per andare in pensione, forse è peggio che con madama Fornero,
ma abbi coraggio!). Saluti e forza!
E questa è fatta, ora argomentiamo.
Se andate a rileggere qualche pagina noterete che le parole in siciliano (che poi
franco-siculo è!) sono cresciute. Attenti! La costruzione della frase persegue l'intrinseca
musicalità di questa neolingua (un merito di Camilleri), ma se esageri nel descrivere atti comuni
pensando di nasconderli dietro la neolingua di truffa si tratta! Pensate a Una storia semplice di L. Sciascia. Che senso avrebbe avuto raddoppiarne la lunghezza?
Truffa dunque, aggravata dall'inganno di nasconderla
dietro il paravento "di rispetto" intessuto con disquisizioni socio politiche ed etico religiose sui "poveri migranti". Argomento
importante, ma che meriterebbe ben altro rispetto, quello vero. Di buone intenzioni è lastricato
il sentiero che porta all'inferno. Caro Maestro Andrea, ci hai aggiunto qualche sampietrino
di roccia lavica dell'Etna.
Andrea non ha bisogno di fare domande
per la pensione, non ha più l'età. Potrebbe però lasciare la Sellerio che gli richiede
sputtanamenti che un Grande Vecchio non dovrebbe avere e patire.
Voto **/5
Diciamo la verità cosa ci ha messo di suo Camilleri? Poco o niente. È interesse della Sellerio fare andare avanti questa storia. Faceva bene Camilleri che in tempi non sospetti prospettò in un romanzo la morte di Salvo.
RispondiEliminaUccidere il proprio personaggio è difficile. Ci provò Conan Doyle, ma dovette resuscitarlo, ci riuscì Loriano macchiavelli quando fece sparare a Sarti Antonio e poi ha resistito anche a Mammarai! Ciao, Marco
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