Si torna a parlare di lei!
Dossier inquietante
Riassunto parziale dei fatti.
Emanuela Orlandi all'epoca della scomparsa aveva 15 anni e abitava in Vaticano
assieme ai genitori e a quattro fratelli; lei era la penultima dei
cinque. Nel giugno 1983 aveva appena terminato il secondo anno del liceo scientifico presso il Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II,
venendo rimandata a settembre in latino e francese. Dotata di un
considerevole talento musicale, Emanuela frequentava da anni una scuola
di musica in piazza Santa'Apollinare a Roma, a poca distanza da Palazzo madama, sede del Senato della Repubblica, dove seguiva corsi di pianoforte, solfeggio, flauto traverso e canto corale.
Il giorno della scomparsa, Emanuela si recò a lezione di musica
attorno alle 4 del pomeriggio, per uscirne come di consueto attorno alle
7, dopodiché telefonò a casa, dove parlò con una delle sorelle riguardo
a una proposta di lavoro che avrebbe ricevuto, retribuita con la somma
di 350.000 lire (equivalenti, paragonando il potere d'acquisto, a circa
500 euro odierni) per un lavoro di poche ore come promotrice di prodotti
cosmetici di una nota marca durante una sfilata di moda nell'atelier
delle Sorelle Fontana,
di lì a pochi giorni; tuttavia, la sorella la sconsigliò di dar retta a
una proposta simile e le suggerì di tornare quanto prima a casa per
parlarne con la madre.
Questo fu l'ultimo contatto che Emanuela ebbe con la famiglia. In
seguito, fu accertato che la ditta di cosmetici in questione - che
peraltro impiegava solo personale femminile - non aveva nulla a che
vedere con l'offerta di lavoro asseritamente fatta alla giovane e
risultò altresì che, nello stesso periodo, altre adolescenti dell'età di
Emanuela erano state adescate da un uomo con il pretesto fasullo di
pubblicizzare prodotti cosmetici in occasione di eventi quali sfilate di
moda o altro.



Nessun commento:
Posta un commento