martedì 4 dicembre 2018

L'elettore ranocchio



Rane e ranocchi elettori

Credo che gli italiani, in questo particolare periodo storico, stiano vivendo come rane in pentola. Temo che finiranno bololiti senza avere reazioni.  Ogni giorno succede qualcosa di più grave di ieri ("Più di ieri, meno di domani! Ricorda la pubblicita dell'UnoAR!!!), ma nessuno reagisce, nessuno s'indigna, nessuno balza fuori dalla pentola bollente! Il problema è (a me sembra) che gli elettori hanno fatto tutto da soli, messo la pentola sul fornello, acceso il fuoco, alzato la fiamma e poi ci si son tuffati dentro contenti e beati! 


Mi hanno ricordato Pattume (o Abominio) il personaggio di Brancaleone che implorava sempre più sevizie su di lui! Era però giustificato per l'aver commesso un peccato inerarrabile, che travolgerà all'inferno anche il suo confessore, l'eremita Pantaleo!



In passato ho usato spesso la metafora della rana bollita per spiegare il meccanismo con cui gli autori creano la suspense nei romanzi thriller. Nel thriller il personaggio principale è la famosa rana in pentola. Vive soddisfatto e quieto una sua vita tranquilla, una sua rassicurante routine. Quando sopravviene il pericolo, che monta lentamente ma inesorabilmente, non si accorge che qualcosa è cambiato, né dell'incombente minaccia. 
Potrei citare molti esempi, mi limito a ricordare Thomas Babington "Babe" Levy, il personaggio de Il maratoneta? Il suo jogging viene bruscamente interrotto e la morte incombe. Quando se ne rende conto comincia a reagire, prima mentalmente poi fisicamente.

Ancor più memorabile, forse l'archetipo ormai, è  la scena del campo di granturco in  Intrigo internazionale, di Hitchcock. Quell'aereo incombente che irrora DDt e poi mitraglia Gary Grant è diventato il punto di riferimento di tanti altri autori.

Ritorniamo alla rana. Eh sì, l'acqua è calda, la parete della pentola comincia a scottare e il bordo della pentola, mannaggia, è troppo alto per poter saltare fuori!
Come ha potuto cacciarsi in quel guaio? Ha fatto tutto da sola o è stato il caso cinico e baro.
 

Ricordiamo un altro film famoso. Una  borsa nera con il  malloppo di una rapina (Nightfall di David Goodis) viene dimenticata accanto a un uomo svenuto per un'aggressione: quando rinviene inizia l'incubo. da questo è stato tratto anche un film (in Italia Alibi nella neve)

L'abilità dell'autore, quando c'è un misterioso aggressore, è  nella scelta del tipo, del luogo e del tempo dell'inserimento del breakdown: praticamente il suono della sveglia! Successivamente nel palesare chi sia in carnefice. A volte nell'evidenziare capacità insospettabili, risorse nascoste, della vittima.
Quasi sempre con la rana "fai da te" non è cosi, non c'è risveglio e la punizione è tutta riservata all'incauto.
Questi, di solito, non fa niente per schizzare fuori della pentola, spesso, addirittura, quando l'attacco di panico è passato si dice, per rassicurarsi, "che non è poi così male"!
Gli attacchi di panico (detti anche crisi d'ansia) nei romanzi e nei film sono generatori di suspense, ma sono anche censiti in psichiatria.  Si tratta di  episodi di improvvisa ed intensa paura o di una rapida escalation, dovuta a percezioni anche minimali, dell’ansia normalmente presente. Sono accompagnati da sintomi somatici e cognitivi, quali palpitazioni, sudorazione improvvisa, tremore, sensazione di soffocamento, dolore al petto, nausea, vertigini, visione pessimista, paura di morire o di impazzire, brividi o vampate di calore.

In passato la metafora è stata usata per far capire a cosa andavano incontro alcune nazioni europee, tra cui l'Italia. Il bello (il brutto) è che gli attacchi di panico sono venuti dopo. Quando era tardi.


La casistica medica degli attacchi di panico li classifica come un’esperienza terribile, spesso improvvisa ed inaspettata, almeno la prima volta. Sono comunque un insegnamento.  La paura di un nuovo attacco, sempre provata dal soggetto,  è ricordata da un poeta latino (Ovidio?) che diceva: "Chi ha naufragato una volta teme anche le acque tranquille!". I Italia ancora gli attacchi di panico non sono arrivati, eppure ce ne sarebbe motivo, intanto la temperatura dell'acqua sale... andiamo verso una bollitura, ma accorgersene è faticoso, vuoi mettere quant'è più rilassante una bagno caldo?


Oppure il bacio di una fanciulla lo farà svegliare?

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