mercoledì 12 dicembre 2018

Postilla sulla Colt di TEX WILLER

LE PISTOLE COLT NAVY LE REGINE DEI WESTERN





Postilla a TEX WILLER
Quando nel 1835 il Colonnello Samuel Colt brevettò il revolver Paterson, la storia  del west cambiò.  



Però, c’è un però: ce l'hanno raccontata sbagliata. Ed hanno creato un’immaginario collettivo (colpa anche di John Wayne!) dove il pistolero spara i suoi bei sei colpi, velocemente ricarica magari nascondendosi dietro l’ abbeveratoio dei cavalli, e subito ritorna a sparare. E invece non funzionava così, l’ immaginario collettivo è sbagliato.

Facciamo un po' di storia: prima del 1835 i revolver esistevano già, ma erano scomodi e poco pratici, perchè l’ innesco era ancora a pietra focaia, come le pistole monocolpo del ‘700. 



Il brevetto di Colt consisteva sostanzialmente nell’invenzione della capsula d’innesco (o "fulminante":  potete ammirare con rispetto nella foto sopra i punti dove andavano le capsule!) che veniva infilata nell’ apposito alloggio nella parte posteriore del tamburo: tale e quale ai colpi rossi (quelli moderni, negli anni '50 le "capsule" erano di ottone!) di plastica che si mettono nelle pistole giocattolo. Le pallottole però erano ancora piccole sfere di metallo, che venivano inserite nel tamburo dalla parte opposta insieme ad una certa quantità di polvere da sparo, e poi pressate con una leva che faceva parte integrante dell’ arma. Come in questa Colt Navy del 1851 (l'ho trovata in rete e non so chi ringraziare!):









Quindi era possibile pre-caricare sei pallottole (la sesta non veniva mai caricata perchè era a rischio: se esplodeva, poveri testicoli!), ma la sostanza non era troppo diversa dal caricare un moschetto della guerra dei Sette Anni. Era senza dubbio un enorme vantaggio rispetto al passato (del resto fu anche grazie ad armi del genere che gli americani sterminarono gli indiani), ma tutta l’ operazione era ancora troppo distante dall’immaginario collettivo di cui sopra.  


La pistola di Tex Willer funzionava così!
Precisazione storica:  le munizioni con i bossoli in metallo come quelle moderne esistevano già, ma il brevetto per il revolver a cartucce metalliche era  Smith&Wesson e Colt non poteva usarlo, almeno fino alla sua scadenza che avvenne proprio prima dell’ inizio della Guerra Civile Americana, nel 1861. Colt aveva una quantità incredibile di ricambi per la Navy, mica li poteva buttare:  li utilizzò per la Navy Conversion. Cambiò il tamburo con uno che poteva alloggiare le cartucce, modificò la parte posteriore di modo da poter infilare una alla volta le cartucce (ed estrarre i bossoli vuoti dopo aver sparato), modificò la canna aggiungendo una leva a molla per l’ estrazione. Funzionava così (stessa fonte di prima: grazie!):









Gli eserciti Unionista e Confederato usarono revolver Colt durante la guerra civile, la potenza di fuoco fu  moltiplicata per sei rispetto ad una qualsiasi guerra precedente, e il modello fu adottato anche dai pistoleri.  L’estrazione dei bossoli non era un’ operazione velocissima, ma si avvicinava già molto di più all’immaginario dei Western.


Trinità e Bambino (suo fratello) avevano entrambi una Colt Navy Conversion (una specie di ibrido in verità), si vede bene  in varie scene.  Quella con Emiliano che la "annusa2 è una delle più famose.



Clint Eastwood nei film di Leone, pure. E Tuco, altro che ibridi! Lui le monta come fossero di Lego, ma sempre loro sono. Sono esempi preclari.
Quel presuntuoso di John Wayne, invece, usava quasi sempre una Colt Single Action Army (non ricordo di averlo mai visto sparare a due mani), il famoso modello del ‘73 che funzionava uguale alla Conversion descritta prima ma era assai più brutto: la Pacificator (Pace Maker, ma qualcuno l'ha latinizzata!) è infatti sgraziata, no brutta assai!

(dopo la pistola... il fucile!) 

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