Indagini seriali in TV
Serie gialle, noir e thriller della TV
1-21 Sorjonen (Bordertown)
Non è un paese per amanti del relax ...
L'ispettore Kari Sorjonen è uno dei più importanti
ufficiali della National Bureau of Investigation in Finlandia. Dopo che sua
moglie viene colpita da un terribile cancro al cervello l’uomo decide di
lasciare il dipartimento nazionale per diventare il capo di polizia della
cittadina di Lappeenranta. Credendo di trovare un po’ di serenità nella
cittadina al confine con la Russia, in realtà Sorjonen si ritrova impegnato a
risolvere numerosi crimini misteriosi.
Pregi: ottima recitazione e fotografia eccelsa.
Difetti: il colpevole esce sempre dal cappello di Mandrake come
un coniglio e quasi sempre le sue motivazioni sono per noi mediterranei incomprensibili.
Il fil rouge del trama è spesso interrotto con
salti logici che penalizzano la comprensione.
Dubbi: il geniale protagonista, si apprezza per le doti umane,
ma non lo si capisce quando mette in funzione quelle investigative.
Bordertown
(Sorjonen) è una serie televisiva finlandese, tra poliziesca e thriller,
creata da Miikko Oikkonen.
La prima stagione, composta da undici episodi, è stata
trasmessa nell'autunno del 2016 (la seconda, attualmente in lavorazione,
debutterà entro la fine del 2018), per poi essere messa a disposizione sul
servizio di streaming in determinati territori - Stati Uniti, Regno Unito,
Danimarca, Islanda, Norvegia, Svezia, Russia e Paesi Bassi - il 31 marzo 2017.
Adesso anche il pubblico italiano potrà passare una decina di ore nel freddo
del confine tra la Finlandia e la Russia, insieme al poliziotto Kari Sorjonen (Ville
Virtanen), il cui cognome dà alla serie il suo titolo originale.
La decisione di Kari di lasciare la regione di
Helsinki e il suo lavoro per la KRP (Keskusrikospoliisi, la principale
organizzazione di indagini criminali in Finlandia) per avere più tranquillità e
passare più tempo con la moglie, appena sopravvissuta a un tumore al cervello, e la figlia
adolescente si rivela un fallimento. Appena si trasferisce a Lappeenranta, cittadina (70.000 abitanti) al
confine con la Russia, iniziano più omicidi che neanche Jessica Fletcher poteva
provocare!
Rapimenti, morti sospette, traffici di stupefacenti, cannibalismo
e altri misteri, danno all'investigatore specializzato nell'uso della tecnica
mnemonica nota come "palazzo della mente" (Ci avessi capito qualcosa! So solo che consuma kilometri di nastro adesivo americano) avrà
parecchio da fare, senza dimenticare le tensioni a casa e l'inchiesta
giornalistica sul passato del poliziotto, che genera qualche dubbio sul posto
di lavoro.
Dal volto stanco e sciupato di Sorjonen (Virtanen,
veterano del grande e piccolo schermo finlandese lo rende alla perfezione) si capisce
il tormento di questo antieroe.
I recessi più profondi dell'animo umano sono messi in
evidenza (anche se spesso in modo frammentario: sta a te spettatore ricostruire il mosaico), in contrapposizione alla bellezza fredda (gelida e scostante) del
paesaggio di Lappeenranta, i cui boschi e laghi accolgono situazioni sempre più
crudeli, fino ad arrivare a un finale di stagione che metterà a dura prova la scelta di vita che aveva portato Sorjonen a cambiare città e lavoro. La sua
progressiva discesa agli inferi è intrisa di pathos e brividi, forse troppi e per questo non del tutto credibili. Comunque si può vedere e gustare, ma con una copertina di lana addosso!
Voto ***/5
(1-21 segue)
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