domenica 19 maggio 2019

Sommelier del giallo (30)


Saper ascoltare
Come diventare fruitori consapevoli di gialli, noir e thriller raccontati nelle diverse forme artistiche: libro, film, fiction TV, fumetto e radio 
Versione 2019

tappa30




I dialoghi – 1


Per carattere non sopporto i dialoghi banali. Odio i convenevoli, soprattutto se intercalati cono stentazione in una trama "gialla"! Prendiamo l'immagine sopra : è un incontro tra due personaggi. Che si dicono? Dipende vi rispondo io... se si incontrano alla stazione e sono pendolari, se è un appuntamento romantico, se hanno appena ucciso l'amante di lei... dipende! provare se volete (esercitazione volontaria) ha scrivere due battute contestualizzate!

Non sempre i dialoghi sono diretti (che, come avete già capito, già non son facili a rendere!). Ciò complica la vita all’autore, ma può divertire il lettore! L'autore deve stare attento per tre principali motivi 1. "Il mezzo è il messaggio"! 2. Il mezzo può far cadere nel ridicolo. 3. Il mezzo evolve in funzione dell'uso che se ne fa nel mondo reale. 


Il lettore si trova nella realtà e godrà, se ben servita, della maggiore varietà.




Con media-1

Nell’ottocento la letteratura usava la lettera come mezzo per comunicare tra il protagonista e i comprimari. Oggi le lettere e le cartoline sono in disuso. Vediamo però che utilizzo se ne può fare, insieme ad altri media più moderni e più di moda.



·       lettera (o cartolina): meglio se giunge dal passato, se è arrivata quando il destinatario era in vacanza, se è stata spedita in fretta e furia per far pervenire una ricevuta, una foto, un biglietto del teatro … come stratagemma per la suspense insomma. In ogni caso ormai non si dialoga per lettera, ma può essere un carteggio (del passato appunto) oggetto d’indagine. Attenzione al linguaggio, le frasi scritte sono più impegnative del parlato.
·       e-mail: si usa abbastanza ancora anche se è un po’ in calo (vedi spam). Con le e-mail si può impostare un dialogo. Ricordate che è differito (i due o più non sono in chat) e che il linguaggio è scarno, a volte sciatto (ci possono essere errori di battitura: non c’è correttore automatico e il testo pochi lo rileggono)
·       sms: all’origine erano di soli 160 battute, spazi compresi, e non c’era il T9. Questo portò a degenerazioni ora non più tollerabili (evitare xché, 6 fesso, ke dici od orrori simili: sono da bambini cresciuti male). Interessanti giochi si possono fare con le varianti del T9: pane, rame, sane, rane.
·       telegramma: chi li manda più? Solo quando muore il parente di un amico o si sposa qualcuno a cui non hai fatto il regalo.
·       telefono fisso: si telefona da seduti, dall’ufficio o da casa. I dialoghi possono essere lunghi, si sta comodi. Skype rientra in questo tipo di mezzo.
·        cellulare: si telefona camminando, guidando (sì nonostante i punti! patente), si domanda dove sei, non come stai! Offre notevoli spunti per la suspense. I dialoghi siamo brevi, soprattutto se ci sono pattuglie della Stradale. Può fare foto o filmati e trasmetterli, opportunità notevole!

(30 - segue)
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