Case maledette
ovvero: "casa
dolce casa!"
Parte VI
Grand
Hotel Overlook
Finora abbiamo
visitato, in Italia, magioni esistenti e reali, però con fantasmi molto fantastici.
Se dovessimo andar in giro per il mondo le tappe sarebbero troppe: quindi
subito alla meta! Concludiamo il tour e questa serie con un'icona, un
paradigma, un simbolo: la madre (o il padre) di tutte le case maledette: Il Grand
Overlook
Hotel.
E' bene però dire
subito che l'Overlook non esiste: è un immenso edificio immaginario,
principale luogo della location del romanzo Shining di Stephen King (1977) e
dell'omonimo film di Stanley Kubrick del 1980.
S'immagina collocato
nel bel mezzo delle Montagne Rocciose del Colorado; l'albergo è presente anche
nella versione televisiva del romanzo, e ad esso si fa spesso riferimento nel
seguito del romanzo stesso, Doctor Sleep.
Come ambientazione
per le terribili vicende della famiglia Torrance, King s'ispirò allo Stanley
Hotel, situato nell'Estes Park in Colorado (vedi sopra). Lo scrittore
vi soggiornò nel 1973, nella camera 217, dove iniziò a scrivere il romanzo.
King descrive l'Overlook come un isolato
luogo per la villeggiatura durante il periodo estivo. E' popolato da fantasmi e
attività paranormali che si esaltano durante i mesi invernali di chiusura. Mal
gli incoglie a Jack Torrance che assume il ruolo di custode nell'autunno del
1975: impazzisce a poco a poco e cerca di sterminare la famiglia.
King narra che
l'Overlook fosse stato costruito tra il 1907 e il 1909 da Robert Townley
Watson, padre di due figli; uno dei suoi figli muore nella tenuta dell'albergo
cadendo da cavallo, mentre sua moglie muore di influenza. Il padre vende la
proprietà anche se in seguito viene assunto come custode assieme al figlio.
Lo Stanley Hotel, la
reale location che ha ispirato lo scrittore, non si è lasciato scappare
l'occasione: ha un suo "ghost tour" per amanti del
sovrannaturale: nel 2006 il canale televisivo Syfy ha girato una puntata della
serie Ghost Hunters.
La location
principale per le riprese esterne del film capolavoro di
Kubrick fu invece il Timberline Lodge in Oregon (vedi le
due foto sopra) gli interni vennero, al
contrario, ricostruiti in studio (Elstree Studios ad Hertfordshire, Londra),
basandosi su quelli reali dell'Ahwahnee Hotel, nel Parco nazionale di Yosemite
in California. Non sono d'accordo, nel 2008 ho soggiornato in un Hotel a San
Francisco in Van Ness Avenue.
Per la verità ero lì
per i luoghi di Vertigo (La donna che visse due volte), ma quando sono salito
per prendere possesso della mia camera nel corridoio (identico a quello del
film, con uguale colore delle apreti e moquetterossa e arancio... da paura!) mi sono sentito gelare.
Temevo di fare un brutto
doppio incontro!
Kubrick in parte lo
confessa:
«Volevo
che l'hotel apparisse autentico, anziché simile a quegli hotel tradizionalmente
spettrali che si vedono al cinema. Credevo che la sistemazione labirintica, e
le grandi stanze dell'hotel avrebbero da sole fornito un'atmosfera abbastanza
paurosa... »
Numerosi i cambiamenti
e gli adattamenti di Kubrick rispetto al libro, tra questi il numero di camera
della celebre "Redrum", che passa dal 217 al 237 (inesistente),
sembra su insistenza della direzione del Timberline, preoccupata dell'immagine
negativa e spaventosa della camera sui futuri clienti.
Infine il labirinto maledetto,
un luogo di fantasia diventato oggetto di culto: modellini in scala si vendono anche
oggi e ci sono alcune ricostruzioni (costruzioni invero!).
E' il giustiziere (complice il ghiaccio!) che, durante la tormenta sistema la situazione e riporta l'ordine!
E' il giustiziere (complice il ghiaccio!) che, durante la tormenta sistema la situazione e riporta l'ordine!
FINE
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