Il gufo giallo
recensioni di romanzi gialli
recensioni di romanzi gialli
Giudizio
n. 131
Riccardino
Andrea Camilleri
Sellerio
Paghi due, prendi mezzo...
Da
anni sapevo che esisteva questo romanzo postumo, il marketing Sellerio l'aveva
annunciato, apologizzato, evangelizzato, proclamato, pubblicizzato, reso misterioso, spifferando misteri...
alla fine è uscito (una questione di età!).
"Una “r” arrotolata e dura, simile a quella siciliana, si
usa anche nel sud della Francia". È quanto mi ha spiegato
Serge Quadruppani, in un intervista di un decennio (o più) fa. Scrittore e
traduttore parigino che con metodo e fantasia è riuscito a far parlare in
francese Salvo Montalbano, ottenendo un ottimo risultato. “Dovevo
far sentire la diversità delle tre lingue usate da Camilleri” mi
disse Quadruppani “e quindi ho usato il francese normale per
tradurre l’italiano normale, mentre per l’italiano - siciliano di Camilleri ho
preso in prestito parole ed espressioni dialettali del sud della Francia”.
Ad esempio, “picciliddro”, bambino, dalle
parti di Marsiglia si dice “minou”.
Ma i dialetti francesi non hanno un vocabolario così vasto come il siciliano
inventato da maestro Andrea e quindi alcuni termini sono andati persi. Non c’è
per esempio, un corrispettivo del siciliano ‘taliare’
(guardare) o di ‘spiare’ (domandare). La
Francia è stata unificata molto prima dell’Italia, dove le lingue regionali
sono ancora sono vive.
Mi
aveva appassionato, l'intervista continuò in un colloquio a quattro e mi
appassionai ancora di più. A distanza di anni avere la possibilità di
confrontare due stesure dell'ultimo romanzo di Camilleri mi era apparsa
ghiotta. Purtroppo...
a)
Dopo la delusione provata nella lettura dell'ultima stesura mi era passata la
voglia di affrontare la prima del 2005.
b)
Mi ci sono volute tre settimane per farmi passare il gran nervoso.
c)
Meno male che è l'ultimo, non avrei più letto storie gialle di Montalbano.
Vi
spiego.
La
prima metà è ordinaria amministrazione: Salvo sogna male per il troppo cibo,
Catarella sbatte le porte, Fazio esibisce capacità da Ufficiale dell'Anagrafe,
Salvo bisticcia con la fidanzata, il questore lo tormenta... cose risapute, da non abusarne nei serial, ma l'età e i ghost writers...
Poi
ci si perde in voli pirandelliani "un personaggio in cerca d'autore",
no, l'inverso "Un autore in cerca di personaggio"; entra anche in gioco Luca
Zingaretti in antagonismo, e gara di notorietà, con Salvo... ed altre sciagurate
scene di surreale narrazione (che Achille Campanile perdoni Camilleri!) che
sgretolano la già fragile e incerta (dubitosa) trama.
Morale
della favola: il peggior romanzo della serie. Un peggior impensabile, disastroso
e ovviamente irreparabile. Un vulnus!
La
casa editrice Sellerio non doveva far questo! Capisco le ragioni di business,
ma questa è truffa nei riguardi dei lettori: Elvira non l'avrebbe permesso! Pertanto
ho deciso di dare due voti.
Voto
al Romanzo: **/5
Voto
alla casa editrice Sellerio: */5
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