domenica 21 aprile 2024

Serial TV (1-25)


Indagini seriali in TV
Serie gialle, noir e thriller della TV
 
Detective MONK 

 


In una piovosa e noiosa sera dello scorso  febbraio, spippolando sul telecomando, mi sono imbattuto su Monk. Confesso che non lo conoscevo, me ne sono innamorato subito e ho guardato con gusto tutte le puntate... una bella Maratona, direbbe il direttore Mentana!

 

Detective Monk (Monk) è una serie televisiva statunitense di genere poliziesco creata da Andy Breckman e interpretata da Tony Shalhoub nel ruolo di Adrian Monk.

Prodotta dalla Mandeville Films e Touchstone Television in collaborazione con la Universal Television, fu trasmessa tra il 2002 e il 2009 dalla rete via cavo USA Network.

L'ultimo episodio fu il più visto nella storia della televisione via cavo statunitense, record poi superato da The Walking Dead. Furono 9,4 milioni gli statunitensi che guardarono l'episodio, tra cui 3,2 milioni nella fascia di riferimento 18–49 anni. La serie ha ricevuto diversi premi, tra cui otto Emmy Award: li meritava!

 


Adrian Monk è un detective del dipartimento di polizia di San Francisco. In seguito all'omicidio di sua moglie ha vissuto per tre anni e mezzo in isolamento prima di tornare alla sua professione grazie all'infermiera Sharona Fleming, ma l'esperienza gli ha lasciato una profonda angoscia che si manifesta in molte fobie. Queste ossessioni, comunque, lo aiutano, paradossalmente, a risolvere molti casi. Quando non collabora con la polizia cerca di ottenere informazioni sulla morte di sua moglie. Nel corso della serie ha avuto due assistenti (Sharona e, in seguito, Natalie Teeger). Ha anche un fratello e alla fine della serie scoprirà di avere anche una figliastra, figlia della moglie defunta.

 

 

Personaggi principali

Adrian Monk (stagioni 1-8), interpretato da Tony Shalhoub, è il protagonista della serie. Detective geniale, è però affetto da un grave disturbo ossessivo-compulsivo che limita la sua vita e le sue azioni quotidiane. Questo, in precedenza, ha causato il suo allontanamento dal lavoro nella polizia di San Francisco, con cui ora collabora in qualità di consulente esterno e vorrebbe essere reintegrato!

Sharona Fleming (stagioni 1-3, guest 8), interpretata da Bitty Schram, è un'infermiera diplomata, si prende cura di Monk e, nel corso delle indagini, fa tutto ciò che a Monk è impedito a causa delle sue fobie. Lascia la serie a metà della terza stagione.   Ha un figlio, Benji Fleming.

Leland Stottlemeyer (stagioni 1-8), interpretato da Ted Levine, è il capitano della polizia di San Francisco, già collega di Monk. Nei casi più ardui che deve risolvere è costretto ad avvalersi della sua collaborazione, sempre con molta pazienza, affetto e comprensione. Il capitano è presenza rassicurante e arguta, da seguire con attenzione... 

Randall "Randy" Disher (stagioni 1-8), interpretato da Jason Gray-Stanford, è un tenente della polizia, assistente di Stottlemeyer, ed è animato da molta volontà, pur non brillando per particolare acume. Ammira il modo di indagare di Monk e cerca sempre di imitarlo, con scarsi risultati. Ha il compito di ravvivare l'aspetto comico della serie e direi che ci riesce.

 
Natalie Teeger (stagioni 3-8), interpretata da Traylor Howard, è la seconda assistente di Monk, assunta dopo che Sharona se n'è andata. È vedova e ha una figlia: Julie. E' più concreta e realistica di Sharona, ma per onor di copione, si assomigliano parecchio. Suo compito nella fiction: riportare lo spettatore coi piedi per terra!


Ospiti speciali


Talvolta sono intervenuti attori famosi: nella foto Stanley Tucci che interpreta un attore che deve girare un fil su Monk.

Serie leggera, da prendere alla leggera, ma non troppo: tra le righe ci sono molti contenuti. Sono pure interessanti gli agganci tra indizi e prove! Ci si diverte anche se le trame gialle sono spesso macchinose e a volte un po' campate in aria. Sì, se si sta al gioco, il divertimento è assicurato!

(1-25 - segue)

mercoledì 10 aprile 2024

 UN TALENTUOSO DEL CRIMINE: 

Tom Ripley

Dopo il solare, e apollineo, Alain Delon


e il turistico, ma sempre solare, lo sfondo, Matt Demon...


è arrivata la serie Netflix! In bianco e nero. Pregi: furbetta nella scelta delle location, degli oggetti e delle musiche. Difetti: il B&W non si addice alla storia e l'interprete appare un po' oltre come età! Mr Ripley è uno dei personaggi più complessi e affascinanti del modo criminale di carta. Amorale, opportunista, cinico, freddo, calcolatore e ovviamente criminale. La serie ha molte ambizioni: una su tutte: è una serie originale. Originale Netflix! Non compare il fantastico (di fantasia) Mongibello e siamo invece ad Atrani, paese reale! Primo passo di originalità, purtroppo, a volte, volendo essere troppo originali si risulta manieristi o goffi! Per prima cosa l'età di Ripley, nel libro intorno ai 25 anni (anno più, anno meno), ma qui il protagonista, all'anagrafe ne marca 38! e sul video ne mostra 45... un po' troppi! Ma il culmine si raggionege con la musica: una pseudo Mina che canta prima su disco a 45 giri e poi dal vivo,  "Il cielo in una stanza"! 

 

 

Dopo la seconda puntata ho deciso di sospendere, Gino Paoli mi ha fatto sapere che me ne è grato; Mina non lo so: è irreperibile! E io non vado al mercato del mercoledì al Forte!

 

mercoledì 20 marzo 2024

 UN FUTURO DETECTIVE 


NON UMANO?


Qualche tempo fa mi divertii a  “giocare” con la Intelligenza Artificiale, o meglio con Chat-GPT una delle sue realizzazioni. Ne fui deluso, ma mi ero fatto aiutare dalle mie conoscenze sulla Macchina di Touring. Ricordando Sherlock Holmes, Hercule Poirot, miss Marple e Philo Vance, mi sono posto un quesito: “L’Intelligenza Artificiale potrà essere abduttiva?”. In altre parole, avremo dei robot detective che seguono il metodo del giallo classico?


 

Come si saranno accorti gli amici, appassionati, come me, del genere letterario giallo non ho considerato né Jules Maigret, né, tantomeno, Philip Marlowe. Non è una dimenticanza. È che li considero irraggiungibili dalla signora I.A.!

 


Premetto, come spiegazione del ragionamento abduttivo, l’esempio  dei fagioli. É l’esempio classico di Charles Sanders Peirce.

 


Deduzione
"Tutti i fagioli di quel sacchetto sono bianchi" - regola (A)
"Questi fagioli vengono da quel sacchetto" - caso (B)
"Questi fagioli sono bianchi" - risultato (C)


Induzione
"Questi fagioli vengono da quel sacchetto" - caso particolare (B)
"Questi fagioli sono bianchi" - risultante osservata (C)
"Tutti i fagioli di quel sacchetto sono bianchi" - generalizzazione (A)


Abduzione
"Questi fagioli sono bianchi" - indizio, segno (C)
"Tutti i fagioli in quel sacchetto sono bianchi” - regola generale, enciclopedia (A)
"Questi fagioli vengono da quel sacchetto" - ipotesi, interpretazione (B)


Da sottolineare e notare la disposizione: (d)ABC – (i)BCA – (a)CAB.
 

Da sottolineare anche che il ragionamento abduttivo è basato sulle nostre esperienze, conoscenze e interpretazioni dei fatti (più tante altre cose che ci appartengono: cose note ignote, cose ignote ignote e cose ignote note: quelle socratiche!).

Infine è bene ricordare che la I.A.  si basa su un enorme archivio di conoscenze per adesso, ahimè, solo relativo alle cose note note.


 

Un’intelligenza umana evoluta è capace tramite correlazioni e associazioni di vario tipo di trasformare le cose ignote in note (ha solo limiti di memoria). La Intelligenza Artificiale no, ma presto potrà farlo (basta che la dotino di algoritmi machine learning già funzionanti da anni) per cui la risposta che mi do è: Sherlock Holmes sarà superato dall’Intelligenza Artificiale, mentre il Commissario Maigret no! Elementare Watson!