Rubrica letteraria
Il
gufo giallo
recensioni di romanzi gialli
libro n. 10recensioni di romanzi gialli
Anatomia di un omicidio
Robert Traver
Garzanti
Uno
dei primi legal thriller.
Premessa.
Confesso
di averlo letto dopo aver visto il film, allora succedeva così, oggi il film de
Il codice da Vinci è arrivato dopo il
successo mondiale del libro: infatti il film è peggio del libro, che già non è
un granché.
Il
film mi aveva emozionato, ma c’era James Stewart, forse era colpa sua! Iniziai
la lettura con forti pregiudizi: sapevo che un buon film non è uguale a un buon
libro!
Invece
mi trovai immerso in qualcosa di diverso: un giallo che subito ti attanaglia, ma soprattutto in una storia scritta in modo brillante. “Questa è
la storia di un omicidio, di un processo per omicidio e di alcune persone che
vi parteciparono volontariamente …”, si legge nel prologo.
Un
noir (credo che lo sia per via del finale amarognolo) bellissimo descritto
attraverso le indagini e il processo condotto dall'avvocato Paul Biegler. Uno che non si prende troppo sul serio ma che fa le cose in modo serio. Da
segnalare la fantastica requisitoria finale del protagonista con cui ripercorre
il fatto, analizza le prove e il movente. Allora la giurisprudenza americana mi
era nota solo attraverso i telefilm di Perry Mason; un po’ poco, e infatti
qualcosa mi sfuggì e mi sfugge ancora.
La
suspense è sopraffina e giocata a più livelli di lettura e coinvolgimento. Il montaggio degli avvenimenti, le rivelazioni, le
scoperte, l’analisi psicologica dei personaggi, i loro cambiamenti; tutto è
dosato per creare suspense. Regge per più di 500 pagine, già questo dimostra
quanto siamo prossimi al capolavoro. Credo che il personaggio dell’avvocato sia
perfetto per far immedesimare il lettore, ma non totalmente. Lo si segue (è lui l'io narrante)
sapendo che è in qualche modo distratto dal compito: portare avanti con
successo un processo difficile. Questo ci mette tensione, quella della
suspense.
Totale
****/5
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