mercoledì 14 dicembre 2011

Lanterna gialla (10)

Film n. 10


La finestra sul cortile (Rear Window) 
di Alfred Hitchcock 
con James Stewart, Grace Kelly, Raymond Burr, Telma Ritter



Uno dei film più discussi, visionati, amati, dibattuti in cineforum (credo che anche Fantozzi lo ami), analizzati e sottoposti a interpretazione cognitiva, psicoanalitica, introspettiva e … non è finita! Se si scrive che “è il film dell’indiscrezione, dell’intimità violata e sorpresa nel suo aspetto più ignobile ecc … ecc …” mi viene da chiedermi perché questi signori non si sono limitati a guardare questo film stupendo; armonioso, ottimamente costruito, con perfetti meccanismi ad orologeria sovrapposti. 


Sì, perché soprattutto ci si diverte. Auguro a questi iperanalizzatori di rompersi una gamba e di provare a passare il tempo senza una finestra che da sul cortile. Una prova durissima, ve lo assicuro. E allora perché meravigliarsi se il fotoreporter si mette a osservare i vicini? Qui lo si vede spiare la procace ballerina...

L'immagine è, a dir poco geniale: si vede la ragazza riflessa sulla lente del teleobbiettivo! Emotivamente coinvolgente costruisce la suspense in modo perfetto. C'è un intrigante gioco sullo spiare le finestre aperte davanti a quella del titolo! Il regista si è ispirato a piene mani ai lavori del pittore Edward Hopper, potete controllare sul link!


E poi, che chicca: Perry Mason è l’assassino! Come dire: finalmente un giallo che scopre il delitto del maggiordomo! Raymond Burr ancora era lontano dalle aule di giustizia: per sbarcare il lunario si dovette adattare a fare a pezzi una moglie ingombrante … per poterla ficcare in valigia!
Nei tribunali, da avvocato, ci arriverà  solo tre anni dopo, credo grazie a questo film che lo rese conosciuto e lo mostrò professionalmente capace.



L’eterea Grace forse ancora non sapeva di diventare principessa, ma certo stava lavorando sodo per diventarlo: eterea pur fisicamente (sessualmente parlando) presente, elegante, raffinata, ammiccante, intelligente: una principessa appunto. Un anno dopo sul set di Caccia al ladro avrebbe conosciuto il suo principe azzurro.



Lo sguardo smaliziato e curioso di Telma Ritter è il nostro: credo che sia la governante il personaggio in cui lo spettatore si immedesima. Perfetta.
Infine James, il grande Stewart alla sua prova più convincente. Quattro anni dopo in Vertigo, perde sicurezza e ironia, forse perché cade per la seconda volta sul selciato.
Un film da guardare (anche a rischio di sembrare troppo curiosi) e da gustare come una bottiglia di vinsanto ben stagionato. Vi darà emozioni e nessun retrogusto amaro: solo lo stimolo per un altro sorso.
Voto *****/5
(Film a seguire ) 

Nessun commento:

Posta un commento