Rubrica letteraria
Il
gufo giallo
recensioni di romanzi gialli
libro n. 13recensioni di romanzi gialli
L’albero dei giannizzeri
Jason Goodwin
Einaudi
Una brutta caduta... alla fine
Fu uno storico a teorizzare l'abduzione e Umberto Eco ne trasse profitto. Ci aggancia e tiene interessati
(J. Goodwin è uno storico e chi ama Instambul non può che pendere dalle sue labbra) per
centinaia di pagine. Certo Pamuk è “altra roba”, lui c’è dentro alla
città. Questa invece è una Instambul
vista da un sapiente turista che la racconta a turisti meno preparati, ma pur
sempre a conoscenza di monumenti e (sommariamente) della storia. E’un giallo e
ci si vorrebbe divertire. Le prime duecento pagine sono folgoranti: un vortice.
La struttura a spot è avvincente, la trama sapientemente architettata, il
personaggio più intrigante che accattivante (non simpatico... no, direi proprio
di no). L’eunuco che indaga e che, nonostante “tutto”, riesce a farsi qualche
femmina può lasciare interessati o interdetti all’inizio. Poi si sta al gioco
perché affascinati dalle ricche annotazioni storiche.
L’autore, anche se storico, è uno narratore
appassionato: finché s’appassiona ci spiega tutto e ci emoziona. E’ meno
pedante di altri (parlo soprattutto di un accademico toscano) ma poi, alla fine
cede alla stanchezza, la trama è diventata un labirinto e come Icaro perde le ali della fantasia. Cade,
anzi precipita in un finale arruffato e frettoloso: "scusate, ma mia mamma ha buttato la pasta!". Peccato, credo si sia persa
una stella nel cielo di piombo sopra la Moschea blu. Credo che l'autore si sia affrettato troppo per iniziare il sequel, ... di cui è meglio non parlare!
Totale: ***/5
ciao Oscar
RispondiEliminavisito poco il tuo blog perchè mi scordo se invece tu ti iscivessi nel mio ti potrei vedere ad ogni accesso. grazie
lafantasiaeiltempo.blogspot.com
grazie Oscar...
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