Film
n. 26
Anatomia di un rapimento
(Tengoku to Jigoku)
di Akira Kurosawa
con Toshiro Mifune, Tatsuya Nakadai
Il telefono squilla
nella villa in collina dell'imprenditore Kingo Gondo, uomo che si è
fatto da sé. Suona proprio quando lui sta
per compiere il passo più importante
della sua vita. Un salto rischioso: ha raccolto un'ingente somma che gli
permette di acquisire il controllo dell'importante compagnia di cui già fa
parte. Ma arriva la telefonata. Il telefono occupa gran parte delle locandine:
nel film è il centro gravitazionale della tensione e della suspense. Una telefonata
ti cambia (per sempre la) vita!
Una voce lo informa
che il suo bambino è stato rapito e che se vuole rivederlo in vita dovrà pagare
un pesante riscatto, che gli renderebbe impossibile la scalata azionaria.
L'imprenditore non ha dubbi, pagherà il riscatto. Ma poco dopo si scopre che in
realtà il bambino rapito non è suo figlio ma quello del suo autista. Scoperta che però non farà cambiare idea al
rapitore che continuerà a pretendere la somma richiesta. L'imprenditore si trova
di fronte a un cruciale bivio cruciale:
proseguire nei suoi intenti imprenditoriali o aiutare il povero autista pagando
il riscatto cadendo inevitabilmente in rovina? Intanto gli investigatori della
polizia proseguono con tenacia le ricerche del colpevole.
Il film è diviso
in due parti, anche questa suddivisione (sopra e sotto) si nota sui manifesti. Nella prima, si svolge quasi esclusivamente all'interno delle pareti
a vetrate della villa. Tutti (anche la polizia)
vivono la soffocante atmosfera di attesa con gli occhi sono puntati sulla cornetta del
telefono.
Addirittura, quando di accorgono che sono spiati, si rintanano sotto il
basso tavolo. Tocca l’apice il dilemma dell'imprendotore Gondo (interpretato da
un grande Toshiro Mifune) che si trova di fronte a una scelta che in ogni caso
gli condizionerà il futuro: realizzare i suoi sogni di potere lasciando
al proprio ineluttabile destino il figlio del suo autista, o pagare il riscatto,
causando la propria inevitabile rovina?
Nella seconda
parte il baricentro del film si sposta sulle indagini intraprese dalla polizia
(è qui che più si nota, ma senza troppo apparire, la derivazione da un romanzo
dell’87° Distretto: Due colpi in uno di Ed McBain) alla ricerca del colpevole. Scendendo dalla collina, dov’è sita la villa
di Gondo, man mano l’indagine si trasforma in un viaggio, quasi dantesco, nei meandri di Tokyo.
Sempre più; via, via che si scende, si scopre
l’inferno in terra (tipica metafora di McBain) che è la città.
Non a caso il titolo originale significa Paradiso e Inferno, in quanto il film, attraverso i mezzi del noir, analizza le impietose differenze sociali del Giappone di quegli anni, dove la villa di Gondo è sempre inquadrata dal basso verso l'alto, in cima ad una collina, quasi a rappresentare un inarrivabile paradiso, o comunque un luogo utopico per i miseri abitanti dei bassifondi della città, che sembrano essere destinati a un inconfutabile destino senza luce e speranze.
Non a caso il titolo originale significa Paradiso e Inferno, in quanto il film, attraverso i mezzi del noir, analizza le impietose differenze sociali del Giappone di quegli anni, dove la villa di Gondo è sempre inquadrata dal basso verso l'alto, in cima ad una collina, quasi a rappresentare un inarrivabile paradiso, o comunque un luogo utopico per i miseri abitanti dei bassifondi della città, che sembrano essere destinati a un inconfutabile destino senza luce e speranze.
I libri gialli mi appassionano da sempre.
RispondiEliminaLa trama di questo devo ammettere che promette bene. Da diversi settimane, mi sto appassionando a un giochino carino e divertente promosso dal gruppo assicurazione Groupama.
Basta collegarsi al sito http://www.misfattoincasafelice.it , iscriversi e seguire per sei settimane una mini fiction, il cui protagonista Felice, è impegnato nello svelare un misfatto.
Il contest è già iniziato da varie settimane ma potete tranquillamente recuperare le giocate precedenti.
In palio tre bellissimi divani Doimo.
Buon divertimento allora.
Grazie per la segnalazione! Si da il caso che abbia fatto il formatore (sette anni di fila) per i dirigenti Groupama! A presto.
RispondiEliminaPS: Ma... qui parlo di un film ... mica ho capito!