Rubrica letteraria
Il
gufo giallo
recensioni di romanzi gialli
recensioni di romanzi gialli
Libro
n. 28
Maigret a Vichy
Gergse
Simenon
Oscar - Mondadori
Manuale per gli interrogatorii
Il
romanzo non è dei migliori, ma scorre leggero, col ritmo cadenzato di una
passeggiata da vacanze. Maigret questa
volta è in vacanza: sentendosi stanco accondiscende a una quieta vacanza alle
terme con l’amata moglie. Interessante e ironica l'ambientazione a Vichy, ma
anche funzionale alla storia.
Il commissario, tenace anche nel fare vacanza, cerca di conformarsi alla routine delle terme: la interpreta come un rito che scandisce ritmicamente le sue giornate. Sarà proprio una stonatura a scatenare la sua curiosità e a stimolare l’abduzione.
Il commissario, tenace anche nel fare vacanza, cerca di conformarsi alla routine delle terme: la interpreta come un rito che scandisce ritmicamente le sue giornate. Sarà proprio una stonatura a scatenare la sua curiosità e a stimolare l’abduzione.
Nel
passare le acque non resta inoperoso: tra un bicchierone e l’altro passa in
rassegna, studia e cataloga i
frequentatori di Vichy che incontra alle cannelle di mescita o per i viali
alberati. Una di questi desta la sua
curiosità per il colore del vestito e per il portamento fiero. Dopo qualche
giorno una mattina non la incontra: è stata uccisa. Il segugio non può stare
troppo lontano dall’indagine. E’ condotta da un suo ex collaboratore sagace che lo invita a
stargli a fianco. Come biasimare Maigret? Vi prende gusto, ma cerca di non
essere invadente. Si diverte a suggerire, indirizzare e osservare …
Osserva
e riflette, ascolta e giudica, soprattutto gli interrogatorii. Ce ne sono due, uno
aggressivo per telefono e uno gentile in Centrale: due perle. Sapientemente condotti
dal poliziotto più giovane mentre Maigret, in silenziosa attenzione, osserva e giudica.
Lo fa nella sua mente, senza minimamente interferire, neppure con un cambio
d’espressione: un vero convitato di pietra. Il lettore ne è al corrente
(Simenon rispetta le regole di SS Van Dine) ed ha così una doppia visione privilegiata:
diretta e laterale. Coinvolto, è spinto a riflettere, ma soprattutto si
diverte.
Credo
che siano anche didattici e formativi, come tutti gli interrogatorii raccontati
con dialoghi stringenti e psicologicamente sottili, da Simenon. Dovrebbero
essere studiati, simulati e discussi nelle scuole di Polizia e ... anche dei
Carabinieri.
Totale: ***/5
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