martedì 9 ottobre 2012

Fumetti in giallo (IV)



Yellow balloons
Quando il fumetto si tinge di giallo
Quarta   parte



Daniel Kendrew

La genesi del personaggio mi lascia molto perplesso e anche il suo modo d’agire. L’influenza de Il giustiziere della notte (Charles Bronson) incombe, soprattutto dei sequel che però venivano ormai proiettati solo nelle sale di periferia. A me quel film non è mai piaciuto, neanche un po’, figuriamoci gli altri dopo!
Il vero Daniel Kendrew “era” un tenente di polizia di New York che muore carbonizzato in una clinica in fiamme nel tentativo di salvare la vita a William Hicok, ricoverato per un intervento di chirurgia plastica al volto. Questi è un ex-galeotto condannato per errore alla sedia elettrica. Salvato da Daniel decide di cambiare il proprio volto e la propria vita. Dopo l'intervento, per un'incredibile coincidenza (infatti chi ci crede?) Hicok si ritrova ad avere lo stesso volto del suo salvatore. Decide di prenderne l'identità la vita, sacrificando la propria. Daniel, l’originale, era un tipo pacato e rispettoso della vita umana (si ha il sospetto che fosse anche palloso e poco vispo), Hicok invece non esita a uccidere, pur senza essere un giustiziere maniacale.

La trasformazione nel suo comportamento viene intesa dalle persone che lo conoscono (capi, colleghi, amici e fidanzata) come conseguenza del trauma subito nell'incendio. Hicok è ormai diventato Daniel: faccia d’angelo con occhi di diavolo! Un biondone terribile. Peccato che al 27 numero già lo chiavano il "bidone"!

I suoi metodi  efferati, all'opposto del defunto Daniel alla lunga stancarono. Hicok è violento, spietato, un po’ sadico. Anche masochista, solo un po’, cerca il pericolo (astinenza da adrenalina?) e non esita a uccidere senza però diventare un giustiziere maniacale, solo spietato.
Hicok facendosi una vita nuova, si sostituisce in tutto alla persona di cui ha preso le sembianze. Conoscerà la fidanzata di Daniel, falsa e corrotta e la schiera di amici, veri e falsi, che circondavano il tenente defunto. Lo scoprirà un po’ alla volta.
 
Non ha avuto successo. Sono usciti solo 30 numeri da maggio 1975 a ottobre del 1977. Devo dire che ha lasciato poca memoria di se. Tuttavia i collezionisti lo cercano ed ha ancora mercato. E’ per via delle copertine. Le immagini che qui ripropongo sono cover o ritagli da copertine. In effetti alcune sono davvero belle.


Ad esempio questa sulla neve col contrasto del giaccone woolrich rosso e nero e il cadavere semi sommerso dal bianco, è stupenda! Sembra tratta da Fargo il thriller dei fratelli Coen.
La cura delle cover non è applicata all’interno sulle tavole che a volte sono sciatte e frettolose. Anche le storie, nonostante ci sia anche la mano di Max Bunker, non hanno mai acuti di suspense.





Per ultima vi propongo questa immagine. Un misto di espressionismo (Mostro di Duesseldorf) e Zio Tibia. Non poteva andare troppo lontano.

Carta d'identità
Nome: Daniel Kendrew (vero nome William Hicok)

 


sesso: maschio
professione: tenente di polizia
residenza: New York
comprimari: la fidanzata
di: Max Bunker (padre letterario)
editore: Editoriale Como
data inizio: 1975
stile: di varie penne, ma tutte con chiaro scuro a forti contrasti, realistico e dinamico, a volte la tavola, per dare più spazi, non ha cornice.

 
(4-continua)

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