Yellow
balloons
Quando il
fumetto si tinge di giallo
Quarta
parte
Daniel Kendrew
La genesi del personaggio mi lascia
molto perplesso e anche il suo modo d’agire. L’influenza de Il giustiziere
della notte (Charles Bronson) incombe, soprattutto dei sequel che però venivano ormai proiettati solo nelle sale di periferia. A me quel film non è mai piaciuto,
neanche un po’, figuriamoci gli altri dopo!
Il vero Daniel Kendrew “era” un tenente di polizia di New York che muore carbonizzato in una clinica in fiamme nel tentativo di salvare la vita a William Hicok, ricoverato per un intervento di chirurgia plastica al volto. Questi è un ex-galeotto condannato per errore alla sedia elettrica. Salvato da Daniel decide di cambiare il proprio volto e la propria vita. Dopo l'intervento, per un'incredibile coincidenza (infatti chi ci crede?) Hicok si ritrova ad avere lo stesso volto del suo salvatore. Decide di prenderne l'identità la vita, sacrificando la propria. Daniel, l’originale, era un tipo pacato e rispettoso della vita umana (si ha il sospetto che fosse anche palloso e poco vispo), Hicok invece non esita a uccidere, pur senza essere un giustiziere maniacale.
Il vero Daniel Kendrew “era” un tenente di polizia di New York che muore carbonizzato in una clinica in fiamme nel tentativo di salvare la vita a William Hicok, ricoverato per un intervento di chirurgia plastica al volto. Questi è un ex-galeotto condannato per errore alla sedia elettrica. Salvato da Daniel decide di cambiare il proprio volto e la propria vita. Dopo l'intervento, per un'incredibile coincidenza (infatti chi ci crede?) Hicok si ritrova ad avere lo stesso volto del suo salvatore. Decide di prenderne l'identità la vita, sacrificando la propria. Daniel, l’originale, era un tipo pacato e rispettoso della vita umana (si ha il sospetto che fosse anche palloso e poco vispo), Hicok invece non esita a uccidere, pur senza essere un giustiziere maniacale.
La
trasformazione nel suo comportamento viene intesa dalle persone che lo
conoscono (capi, colleghi, amici e fidanzata) come conseguenza del trauma
subito nell'incendio. Hicok è ormai diventato Daniel: faccia d’angelo con occhi
di diavolo! Un biondone terribile. Peccato che al 27 numero già lo chiavano il "bidone"!
I suoi
metodi efferati, all'opposto del defunto
Daniel alla lunga stancarono. Hicok è violento, spietato, un po’ sadico. Anche masochista, solo un po’,
cerca il pericolo (astinenza da adrenalina?) e non esita a uccidere senza però diventare un giustiziere
maniacale, solo spietato.
Hicok
facendosi una vita nuova, si sostituisce in tutto alla persona di cui ha preso
le sembianze. Conoscerà la fidanzata di Daniel, falsa e
corrotta e la schiera di amici, veri e falsi, che circondavano il tenente
defunto. Lo scoprirà un po’ alla volta.
Non
ha avuto successo. Sono usciti solo 30 numeri da maggio 1975 a ottobre del 1977.
Devo dire che ha lasciato poca memoria di se. Tuttavia i collezionisti lo cercano
ed ha ancora mercato. E’ per via delle copertine. Le immagini che qui ripropongo
sono cover o ritagli da copertine. In effetti alcune sono davvero belle.
Ad esempio questa sulla neve col contrasto del giaccone woolrich rosso e nero e il cadavere semi sommerso dal bianco, è stupenda! Sembra tratta da Fargo il thriller dei fratelli Coen.
La
cura delle cover non è applicata all’interno sulle tavole che a volte sono sciatte
e frettolose. Anche le storie, nonostante ci sia anche la mano di Max Bunker, non
hanno mai acuti di suspense.
Per
ultima vi propongo questa immagine. Un misto di espressionismo (Mostro di Duesseldorf)
e Zio Tibia. Non poteva andare troppo lontano.
Carta d'identità
(4-continua)
Carta d'identità
Nome: Daniel
Kendrew (vero nome William
Hicok)
sesso:
maschio
professione:
tenente di polizia
residenza:
New York
comprimari:
la fidanzata
di:
Max Bunker (padre letterario)
editore:
Editoriale Como
data
inizio: 1975
stile:
di varie penne, ma tutte con chiaro scuro a forti contrasti, realistico e dinamico,
a volte la tavola, per dare più spazi, non ha cornice.
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