Yellow
balloons
Quando il
fumetto si tinge di giallo
Sesta parte
Charlie
Chan
(vedi scheda personaggio sul blog) nasce dalla letteratura, passa con enorme successo nel cinema e fa produrre anche il fumetto. E’ il detective
protagonista di una serie di sei romanzi dello scrittore Earl Derr Biggers. Il
primo romanzo in cui appare è Charlie Chan e la casa senza chiavi del
1925. Earl Derr Biggers aveva preso ispirazione nel creare il carattere del
personaggio nel 1919 leggendo un articolo di giornale in cui si parlava di un
poliziotto di nome Chang Apana. Il volto dei fumetti
è quello di Warner Oland che interpretò ben 16 film, ma c’è chi, dopo lo superò.
Le
avventure di Charlie Chan iniziano nel dipartimento di polizia di Honolulu. Lì dimostra
di possedere gradi doti di detective. La sua fama corre e gli assicura successi anche al di fuori delle Hawaii
portandolo nel 1928 a San Francisco ove viene coinvolto in un caso di omicidio
e dove ha l'occasione di incontrare l'ispettore Duff di Scotland Yard che
diverrà uno dei suoi migliori amici. Le storie sono semplici, sarebbero stati perfetti
telefilm da 45 minuti, come il classico Perry Mason. Proprio per questo passare
dalla pellicola alla carta fu facile. Il titolo divenne subito un logo. Lo si vede
in alto a destra nell’edizione italiana. Il nome dell’autore è Alfred Andriola,
allievo del grande Milton Caniff, riuscì a dare autonomia e grande dignità alle
storie a fumetti di Charlie.
Lo
dico per ricordare che non è semplice passare dal cinema al fumetto ( per la verità
anche il viceversa!) ma se oggi si raffrontano i film coi fumetti credo che questi
siano superiori. Andriola disegnò Chan con passione dal 1938 al 1942. Quando la
matita passò di mano calò anche il fascino della serie, le copertine sapevano più
di Marvel che di Nerbini!
L’influenza
di Caniff (Terry e i pirati) sullo stile grafico di Andriola si nota in ogni striscia.
Soprattutto il gusto delle inquadrature e la sapiente tracciatura delle ombre.
E’
soprattutto sulle tavole che si apprezza l’abilità grafica e il gusto per la suspense
narrativa. La tavola domenicale che vedete è del 30 ottobre 1938. Una delle poche
suddivisa in due fasce orizzontali. Quasi tutti le altre sono su tre piani: undici
tavole e il titolo. Questa ha un’altra eccezione: l’immagine finale occupa ben un
quarto di tavola, ma è per meglio presentare il personaggio. Charlie è i tranquillo
relax prima che inizi l’azione!
Si
trova a Honolulu (allora considerata mitica e il massimo della vacanza esotica)
disteso su un’amaca, si sventola, ha appena letto il giornale e bevuto un succo
di cocco. Fumerà un sigaro? A suivre!
(6-continua)
(6-continua)
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