Yellow
balloons
Quando il
fumetto si tinge di giallo
Ottava parte
Sam Pezzo
Sam Pezzo (vedi scheda nel blog) è stato creato dalla penna di magica china di Vittorio Giardino, per me il più
grande fumettista contemporaneo. Sarà perché è ingegnere come me, ma mi piace
un sacco! Sam, detective privato, svolge le sue indagini a Bologna, città natale
dell'autore. Una Bologna cupa,
inquietante: sembra, a prima
vista, un sobborgo di Los Angeles o il Bronx, ma se si leggono le insegne si
capisce che siamo in Emilia. Si tratta di un bellissimo poliziesco hard-boiled, in cui sono presenti
tutte le caratteristiche del genere: violenza, sesso e droga. Sam Pezzo usa
spesso metodi discutibili, né diversi, né più corretti di quelli usati dai
criminali che combatte. Apparentemente un comportamento “poco corretto”, di
certo poco corrotto; solo cinico, il giusto.
Farò parlare uno che se ne intende: “È un duro,
Pezzo, ma circondato dall'ironia dell'autore. Spara e uccide anche, conosce
misteriose tecniche di lotta orientale con le quali fa secco uno, le dà quindi
ma le prende (oh se le prende!), e lo feriscono anche (di striscio, come Tex
Willer). Ma ha anche i vantaggi del duro hard boiled, a ogni avventura finisce
a letto con la bella di turno, anche se da vero duro può, una volta, per
stanchezza, addormentarsi indifferente, con lei che lo guarda indignata e
delusa. Caso a parte Lia Wang, la cinese, se esiste, ma purtroppo temo che sia e rimanga un segreto molto
personale di Giardino". Parole di Francesco Guccini.
Le
copertine, venute dopo la prima uscita, sono a colori per motivi di marketing editoriale.
devo dire che mi fanno l’effetto di vedere Il grande sonno colorato a posteriori!
Per fortuna Giardino si piega ma non si spezza: le centra sulle persone. resta l’inquietudine
degli sguardi senza perdere la tensione del Bkack&White.
Il
personaggio deve parecchio a Sam Spade, quello de Il mistero del falco, a
Humphrey Bogart o al suo impermeabile? Solo apparenza, Pezzo è altra cosa.
Lo
si capisce dalle tavole. Sam Pezzo è la massima espressione della suspense
nella letteratura gialla a fumetti. Di meglio (ma è un altro genere) ho trovato
solo in Frank Miller ne Il ritorno del Cavaliere Oscuro.
Osservate
la tavola riportata sopra. Rispondete a
questa domanda apparentemente folle: “Dove comincia e dove finisce?”. E’
circolare ed è in 3D. Rifletteteci guardando le gomme della R4 al centro: vi sono addosso!.
Il
concetto può essere esteso alla tavola successiva. Di fatto ci troviamo davanti
a un autore che sa “far muovere i disegni”. Non solo nelle scene d’azione.
Una raccomandazione: le
tavole di Giardino vanno guardate tutte nell'insieme (sono sinottiche), non scorse riquadro dopo riquadro. E fatelo più volte.
(8-continua)
Nessun commento:
Posta un commento