Film n. 81
Femmina folle ( Leave Her To Heaven
)
di John M. Stahl
con Gene Tierney, Cornel Wilde, Jeanne Crain, Vincent
Price
Una
tragedia nera, a lieto fine e parecchio melò
C'è chi lo definisce e classifica come un noir.
Non sono completamente d'accordo, credo sia un film drammatico, un po' eccessivo nei
toni e nell'esito, un melò insomma! Film
tipicamente holliwoodiano, vede come protagonista Gene Tierney all'apice della
bellezza e del fascino dark, ma qui non è una dark lady. Interpreta una donna
possessiva, ossessiva e mentalmente disturbata.
Un po' di trama. La vicenda è raccontata con un lungo flashback. Un giovane romanziere, Richard Hartland, viene avvicinato in treno da una bella e ricca ereditiera, Ellen Berent, che in breve tempo, invaghitasi di lui, lascia il fidanzato e annuncia alla famiglia il loro imminente matrimonio. La madre e la sorellastra Ruth tentano di mettere in guardia Richard sul carattere troppo possessivo di Ellen. fanno capire che era stata legata al padre recentemente morto da un rapporto molto stretto, forse incestuoso. Richard, però, non le ascolta. Non sa resistere al fascino di Ellen e i due si sposano pochi giorni dopo essersi conosciuti.
Inizialmente il
matrimonio sembra funzionare. Ellen è molto innamorata e pare circondare
Richard di premure ed attenzioni. In realtà, la donna vorrebbe che Richard non
avesse occhi che per lei e cerca di allontanare tutte le persone che si possono
frapporre fra lei ed il marito, in primo luogo il fratellino handicappato di
questi. Durante una gita in barca sul lago presso cui sorge la loro casa,
Ellen, gelosa dell'affetto che Richard nutre nei confronti del ragazzo, lo
spinge a fare una nuotata e poi lo lascia annegare, simulando una disgrazia.
Rimasta incinta, teme che il figlio non ancora nato le sottragga le attenzioni
di Richard che, nel frattempo, si è avvicinato a Ruth.
Resa folle dalla
gelosia, Ellen dapprima fa in modo di perdere il bambino che porta in grembo
facendosi cadere dalle scale, poi si suicida col veleno dopo aver scritto una
lettera in cui accusa la sorellastra. Durante il processo l'ex fidanzato di
Ellen tenta di dimostrare la colpevolezza di Ruth e il tradimento di Richard,
ma questi rivela alla giuria i suoi sospetti sulla morte del fratello, facendo
assolvere la cognata. Richard, una volta scontato un breve periodo di prigione
per non aver denunciato a suo tempo il delitto, potrà ricostruirsi una nuova
vita con Ruth, che lo ama da sempre.
Film perverso, affascinante,
nero, anzi nerissimo (ma è un noir?) eccessivo in tutto, sono esagerate persino le grandiose scenografie perfettamente
fotografate. La Tierney è esageratamente bella, che fa male guardarla. Esageratamente cattiva, perfida e letale: guardatela mentre, fredda come ghiaccio, provvede a far affogare il giovane fratello del marito. Ma è anche brava: tutto
si regge sulle sue delicate spalle. Wilde è esageratamente inespressivo: ha la stessa espressione di quandorecitava da fuorilegge
nella foresta di Sherwood e faceva finta di saper tirare con l'arco; forse è scolpito nel legno. Price, in una parte secondaria,
non sapeva ancora che nel suo destino ci sarebbe stata la porpora di Richelieu.
Voto ***1/2/5
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