Film n. 82
L'alibi sotto la neve ( Nightfall )
di Jacques Tourneur
con Aldo Ray, Brian Keith, Anne Bancroft, James Gregory
Mai borse dagli sconosciuti!
David Goodis, grazie al film Dark Passage tratto dal suo libro omonimo, aveva interessato i francesi
nell'immediato dopoguerra, contribuendo così a definire il "noir". Dieci
anni dopo torna a influenzare il cinema col suo romanzo Nightfall, in Italia Il buio nel cervello. Inutile trovare
una ratio
ai titoli imposti dai distributori italiani! Ma è bene ricordare che a questa
trama si sono malamente ispirati vari autori.
Ecco la trama. L'artista
James Vanning (Aldo Ray) e il suo amico, il dottor Edward Gurston, in vacanza in
Wyoming per una battuta di caccia e pesca, si imbattono in due sconosciuti con l'auto in
panne. I due, John e Red, sono in realtà due rapinatori in fuga con un bottino
di ben 350.000 dollari frutto di una rapina in banca. Per non avere testimoni
della loro fuga, i due efferati malviventi sparano ai due amici capitati nel
posto sbagliato nel momento sbagliato. Uccidono Edward Gusston, invece James
Vanning, dopo essere svenuto riesce a sopravvivere.
Quando si
risveglia, ancora stordito, si ritrova nel bel mezzo di una tempesta di neve e scopre che
i due assassini hanno abbandonato per distrazione la borsa nera con il loro
malloppo, per questo prende i soldi e inizia una lunga fuga: i due sono ritornati sui loro passi per riprendere i
soldi. James riesce a raggiungere la cittadina più vicina. Lì però scopre che
il suo amico è stato assassinato con il suo stesso fucile e che, di
conseguenza, è diventato il primo e unico sospettato dell'omicidio. Lo incalza
il detective Fraser (James Gregory) ...
Un prodotto che
doveva essere, nelle intenzioni dei produttori, di serie B. Il regista, colto
da inaspettata vena, riesce a trasformarlo in un grande noir (è anche un
thriller nello svolgimento). L'uomo braccato senza aver colpa si muove,
sfinito, in un paesaggio desolato, senza apparenti vie d'uscita.
Straniante il
contesto. Non siamo in città, ma in aperta montagna dove nei villaggi e
cittadine l'atmosfera è ordinaria, priva di elementi estremi o straordinari. Il
contesto è indifferente alla tragedia che vive James, salvo ritenerlo
"ufficialmente" colpevole. Ciò conferisce al film una tensione che
avvolge, suspense stringente e un
fascino fuori del comune.
Voto ****/5
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