martedì 23 dicembre 2014

Lanterna gialla (82)


Film n. 82

L'alibi sotto la neve  ( Nightfall )
di  Jacques Tourneur 
con  Aldo Ray, Brian Keith, Anne Bancroft, James Gregory


Mai borse dagli sconosciuti!
David Goodis, grazie al film Dark Passage tratto dal suo libro omonimo, aveva interessato i francesi nell'immediato dopoguerra, contribuendo così a definire il "noir". Dieci anni dopo torna a influenzare il cinema col suo romanzo Nightfall, in Italia Il buio nel cervello. Inutile trovare una ratio ai titoli imposti dai distributori italiani! Ma è bene ricordare che a questa trama si sono malamente ispirati vari autori.
Ecco la trama. L'artista James Vanning (Aldo Ray) e il suo amico, il dottor Edward Gurston, in vacanza in Wyoming per una battuta di caccia e pesca,  si imbattono in due sconosciuti con l'auto in panne. I due, John e Red, sono in realtà due rapinatori in fuga con un bottino di ben 350.000 dollari frutto di una rapina in banca. Per non avere testimoni della loro fuga, i due efferati malviventi sparano ai due amici capitati nel posto sbagliato nel momento sbagliato. Uccidono Edward Gusston, invece James Vanning, dopo essere svenuto riesce a sopravvivere.


Quando si risveglia, ancora stordito, si ritrova nel bel mezzo di una tempesta di neve e scopre che i due assassini hanno abbandonato per distrazione la borsa nera con il loro malloppo, per questo prende i soldi e inizia una lunga fuga: i due  sono ritornati sui loro passi per riprendere i soldi. James riesce a raggiungere la cittadina più vicina. Lì però scopre che il suo amico è stato assassinato con il suo stesso fucile e che, di conseguenza, è diventato il primo e unico sospettato dell'omicidio. Lo incalza il detective Fraser (James Gregory) ...
Un prodotto che doveva essere, nelle intenzioni dei produttori, di serie B. Il regista, colto da inaspettata vena, riesce a trasformarlo in un grande noir (è anche un thriller nello svolgimento). L'uomo braccato senza aver colpa si muove, sfinito, in un paesaggio desolato, senza apparenti vie d'uscita.
Straniante il contesto. Non siamo in città, ma in aperta montagna dove nei villaggi e cittadine l'atmosfera è ordinaria, priva di elementi estremi o straordinari. Il contesto è indifferente alla tragedia che vive James, salvo ritenerlo "ufficialmente" colpevole. Ciò conferisce al film una tensione che avvolge, suspense stringente  e un fascino fuori del comune.

Voto ****/5
 


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