Detective o direttore del coro?
Io e un fotografo siamo tornati allo chalet "da Pippo", avamposto della cultura viareggina, per intervistare Corto. Sta per tornare in libreria con nuove indagini e volevamo saper qualcosa in anteprima. Se volete ascoltare di persona seguiteci, queste le indicazione che ci ha fatto avere per incontrarlo e fare il servizio:
"... provate ad attraversare la passerella
mobile davanti a Tito del molo e, costeggiando i bacini di carenaggio Benetti,
avventuratevi nella pineta di levante. Ci vuole un pochino di coraggio, forse
di più, lo so, ma vi aspetta un altro mondo, meno chic e meno desideroso di
gossip, ma certo più quieto e più accogliente.
Procedete ad est della torre Matilde,
finché la vedete. Poi, quando notate che cominciano i pini, fate
attenzione: avrete modo di scorgere, tra
gli alti arbusti di incolto pitosforo, una baracca sbilenca verde smeraldo, di
profilato plastico un po' svampito dal sole e dal sale. E' l'ultimo avamposto
della civiltà prima della jungla della Lecciona. Un importante presidio di
tradizioni e di cultura viareggina. Prima o poi, se non lo associa l'Accademia
della Crusca, avrà la protezione dell'Unesco.
Ha un’insegna inchiodata sul battente di una finestra con una scritta in
rosso: “da Pippo”...."
Detective suo malgrado Corto, viareggino doc e ex skipper, ci ha detto che sta per avviare uno Studio Tecnico di Certificazione Nautica insieme al suo amico Berto. Come al solito non vorrebbe parlare delle sue indagini. Ha ragione, ce ne sono troppi a Viareggio: il commissario Biagini, il maresciallo Puccinelli, il maresciallo Miglietta, il commissario Arcieri, l’investigatore privato Arturi, il commissario Bordelli, il barrista Viviani, il questore Giusti ed ora, arrivato da poco, il commissario Santini… Sembra che in Vesilia ci siano più inquirenti che delinquenti. Parafrasando Sam Spade: "Sulla costa ci sono più pistole che cervelli!". Dove per "pistola" s'intende pirla o grullo, se preferite.
Io però non avevo intenzione di demordere; Corto, detective viareggino, è una pietra miliare del Soft Boiled. L’ho ritracciato, una sera di
fine ottobre, al tramonto, allo chalet “da Pippo” il "quasi bar" della pineta di
levante che ospita lui e i suoi amici. Mentre la luce rosso carminio del sole si spalmava all'interno dello chalet, l'ho costretto all'angolo aiutato da il Bestia e da Ginko. Ecco l'intervista fatta il 29 ottobre 2014.
Hai cambiato mestiere, sarai ancora un detective soft boiled?
Ad essere "soft" ci sono costretto. Mica posso pigliare a
cazzotti i miei sospettati: sono clienti e ricchi parecchio. Prima affittavano la mia nave, te non ti potresti
permetter d’affittare per un mese una Perini di 36 metri! Ora sono i proprietari di navi, roba grossa, che hanno bisogno di certificazioni ... E poi via, siamo in
Versilia! Ironia e sarcasmo sono l’unico metodo per risolvere i misteri.
Stesso molo, stesso mare e solito metodo?
Sì, il metodo del coro. Ma, sai, mi ci è voluto un po' per capire come dirigere il coro.
Ti spiego. Quando finii l’indagine de La
Delta velata capii che mi piaceva ma che da solo non potevo continuare, così mi son fatto aiutare da questi amici un po' sdatti, ma tanto fedeli! Confesso che ero
impreparato anch'io, invece sono rimasto sorpreso: il coro, nel suo insieme, non era stonato! Sì, a volte mi fanno incavolare, ma una mano la danno ...
Corto, ora che sei un ex
skipper e hai un ufficio quasi come un detective, puoi confrontarti meglio con Philip Marlowe?
No. Assolutamente, il mio ufficio è vista mare e ben arredato. Marlowe è sciatto e anche se Raymond Chandler è una delle mie letture preferite non temo il confronto. Confesso che Marlowe, all'inizio, era il mio modello anzi è un mito per me... ma ora l'ho superato. E poi, io sono di Viareggio, non di
Los Angeles. Un altro mondo: qui ci sono i russi, mafia georgiana, altro che gangsters!
Quindi ti consideri un personaggio superiore, non è che t’immedesimi in Corto Maltese?
Ma che
sei grullo, che hai capito? Io non sono autoreferenziale! E poi, “Corto” è un soprannome che mi mise il Bestia, quando s’era piccoli. O
meglio quando io ero piccolo, che lui era già grosso. Io le ritengo avventure
per un altro motivo. Se hai una fidanzata a cui tieni e ti capita di andare con
un’altra, bada bene una volta sola, e poi ritorni da lei, di un’avventura si
tratta, no? Lo stesso se uno fa lo skipper o il perito di certificazioni nautiche e gli capita di fare un’indagine … è un’avventura.
Mi sembra tu esageri: perito uguale a skipper, via! Diciamo che ti sei impigrito ...
Provochi? Ho detto "basta
skipper", vorrei vedere te avere a che fare col Gentileschi per dieci anni, il mio armatore
lucchese è una sanguisuga. Comunque sia accetto le indagini come un lavoro professionale, come il
mio lavoro. Alla fine dell’indagine lascio il merito a Ginko
(anche se all’agente capo Ratti non ci crede nessuno!) o a Miglietta (che ci ha
fatto carriera!) e ritorno a fare il mio mestiere. Questa è un’altra ragione
per cui le mie indagini, ora lo
capirai anche te, sono soft boiled.Cerco solo di svagarmi.
Soft boiled?
Praticamente uova, no cadaveri alla coque!
Sarcastico, ma bravo. Sì.
Però ce ne corre da un
uovo bollito per otto minuti. Quello, se lo getti a terra, rimbalza: come
Philip Marlowe. Più lo pesti, più s’incattivisce...
Te l'ho spiegato già tre volte, ma sembra che tu non capisca: sei davvero hard! E' bene che ti spieghi ancora una volta, poi basta, le analogie e le differenze tra
il genere hard boiled e quello soft boiled. Io
e Marlowe siamo tutti e due investigatori, io lo faccio per “caso”, lui per
necessità (non potrebbe fare altro). Tutti e due siamo un ponte tra le persone
di basso profilo sociale e l’alta borghesia, più che alta, ricchi sfondati.
Chiamale analogie!
Il sarcasmo un po’ al vetriolo ci accumuna, solo che
Marlowe è reso cinico dalla vita, mentre io, nato toscano, vivo a Viareggio,
dove, se non pratichi sarcasmo, ti pigliano per il culo. E' insomma solo autodifesa: gioco d'anticipo.
Ti sembra un paragone
corretto? Confondi la psicologia con la genetica!
Marlowe ha subito una mutazione genetica: è dura
sopravvivere a Los Angeles. Se fosse vissuto in Toscana sarebbe stato diverso.
Lasciami finire. Delle battute ne abbiamo parlato... Ah, la violenza: Marlowe
le prende e le da, io non uso mai le mani, solo la lingua. Ferisce con le sue
battute. Marlowe, invece, usa le sue battute come minacce...
Tutto qui?
No. Ci sono le donne. Marlowe le incontra, le prende,
le lascia, con dolore e nostalgia, ma melanconicamente le lascia. Io, vedi,
sarei fondamentalmente monogamo, anche se, visto chi piaccio un casino, a volte
sono tentato! Ma credimi una sola donna è la condizione necessaria per essere soft,
leggero. Infine gli amici. Marlowe non ha amici: è un solitario incattivito
dalla solitudine. Io ne ho troppi, quasi tutti di basso profilo sociale, invadenti,
ma fondamentalmente buoni. A volte vorrei fuggirli, non averli d’intorno, non
essere ammirato da loro... ma mi dura un momento, sai sono un po’ vanesio... lo sanno anche i gabbiani della Lecciona, con cui mi confido. Ah, e poi c'è il gatto. Io ho un gatto, "noir si chiama", lui no.
Come no, ho visto un film dove Marlowe ha il gatto
Quello di Altman non è Marlowe è un ex hippy che fa male delle indagini... infatti non risolve mica tanto bene, ma non è colpa del gatto!
Come no, ho visto un film dove Marlowe ha il gatto
Quello di Altman non è Marlowe è un ex hippy che fa male delle indagini... infatti non risolve mica tanto bene, ma non è colpa del gatto!
Lasciamo perdere, quindi leggerezza, ironia,
amici, coro, gatto, sarcasmo: sono questi i caratteri del soft boiled?
In
più c’è il lettore. Il metodo soft boiled è la mia risposta
agli ultimi grandi best sellers dove il lettore NON DEVE ragionare, ma solo
essere continuamente preso a cazzotti nello stomaco. Meno ragiona più la storia
ne esce indenne! Nelle mie storie il lettore sta lì dentro, accanto a me, a
scoprire trame e psicologia: è davvero lector in fabula. Un'ultima domanda: prossimamente dove indagherai?
Qui. Ovviamente in Versila, ma più precisamente proprio qui allo Chalet e gli amici mi daranno una grossas mano. Racconterò gli ultimi sei casi che ho risolto con loro. Non ti dico di più: segreto!
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