Giallo Natale
(11)
(speciale Befana)
Befana contemporanea, ovvero:
per amore dei bimbi.
Si guardò allo specchio. “Che disastro!” pensò. In effetti tra
filler, iniezioni di botulino, collagene
sintetico e microstrutture di silicone il suo viso era diventato quasi bello.
Per non parlare delle tette. L’anno prima due pere allungate e avvizzite come
sacche vuote, ora due semisfere autoreggenti … come le calze. “E ora, come fo’?” Si domandò.
Mentre
si guardava di profilo notò che anche i glutei, rinforzati e resi sodi da dieci
mesi di palestra intensiva, erano improponibili. “Questa volta mi licenziano!”: si stava sempre più convincendo che
aveva fatto male a dar retta alle sue amiche, Daniela e Alba, più befane di
lei, che apparivano in TV con facce gonfie come palloni. Come fare? Una come
lei, che aveva un lavoro stagionale di solo qualche giorno all’anno, aveva i
problema di passare il tempo: certo che la palestra e il salone d’estetica
della beauty farm non erano i
posti giusti per la Befana!
Doveva
rimediare, assolutamente e senza timori. “Mica
saranno irreversibili, questi trucchi?”, si chiedeva. Per le chiappe
bastava una gonna sformata e sgualcita, no problem. Le tette invece: anche senza
reggiseno (stile femminista arrabbiata anni settanta) si notavano. Prese uno
spillone d’argento, lo sterilizzò con l’accendino e provò a forare la struttura. Bucò anche la
pelle. Un male cane, ma poi … un sibilo, due sibili, un soffio smorzato:
miracolo! Di nuovo le penzolavano due orribili pere smagliate e grinzose!
Passò
alla faccia. Con le labbra gonfiate a canotto fu più facile che con le tette, solo che la bocca si girò
di traverso in un’orribile ghigno. Gote e zigomi: buca a destra, fora a
sinistra; spingi in giù, premi in su … ci volle parecchio, ma la faccia, che
prima sembrava quella di una damina di Meissen, diventò tutta bozzoli informi.
Un foro, nel tentativo di sgonfiare la parte sopra il labbro, s’era incarognito in una specie di
orribile verruca violacea. Si guardò soddisfatta allo specchio: “Ora, faccio davvero schifo! Una Befana
perfetta: posso cominciare la distribuzione dei doni ai bambini.”
(L'Epifania tutte le feste le porta via: fine!)
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