Film n. 85
So che mi ucciderai ( Sudden Fear )
di David Miller
con Joan Crawford, Jack Palance, Gloria Grahme, Bruce
Bennett
Il destino di una pistolera
Due
anni dopo, nel '54, la Crawford, sarà Vienna, donna intrepida e dalla pistola facile,
nel film, cult western, Johnny Guitar. Qui si addestra con la
pistola!
La
Trama. Myra Hudson (Crawford), ricca ereditiera e autrice teatrale di successo,
incontra l'attore Lester Blaine (Palance) di cui si innamora e che decide di sposare. Lui, però, è ancora innamorato della
sua ex-moglie, Irene Neves (Grahme). C'è ancora legato a filo doppio: con lei progetta
l'omicidio di Myra, che ha sposato solo per interesse. Mentre i due frugano fra
le sue carte, scoprono che Myra ha lasciato una volontà testamentaria in base
alla quale Lester riceverà un'eredità di 10.000 dollari l'anno, con la clausola
che perderà ogni diritto se si sposerà nuovamente. Lester e Irene discutono
dell'omicidio della donna, non accorgendosi che la loro intera conversazione è
registrata inavvertitamente da un dittafono che Myra usa solitamente per
incidere i suoi soggetti.
Dopo
aver scoperto il complotto, e aver trascorso una notte insonne, Myra si reca
nell'appartamento di Irene e le ruba una pistola, tramando la vendetta sui due
amanti. Lester tenta di uccidere Myra, ma fallisce rimanendo vittima del suo
stesso piano. Sia Myra che Irene fuggono, con Lester che insegue in auto Myra,
investendo però Irene e morendo nel tentativo di evitare di colpirla. Con la
morte dei due amanti, Myra fa ritorno a casa, sola ma finalmente salva.
Un
noir passionale, dalla trama un po' prevedibile: è anche un thriller coniugale. Punta tutto sulla bravura degli
attori. La Crawford è un po' sopra le righe (meglio la Grahme), Palance è credibile,
ma ancora poco raffinato, nel ruolo del maschio senza scrupoli e doppiogiochista. Funziona la contrapposizione tra
le due donne che pare si detestassero anche sul set. Per il resto, sceneggiatura
in cerca di complicazioni e regista che tenta di rimediare: un pasticcio al nero di seppia.
La fotografia in splendido bianco e nero, di altissimo livello, rimette un po' le cose a posto.
Voto
***1/2/5
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